Solowattaggio sugli scudi. La 12 H Monza è dello Swatt Club

Monza è il luogo in cui lo Swatt Club ha corso per la prima volta, un luogo che mette i brividi tutte le volte in cui sentiamo pronunciare questo monumento. Per questo motivo non abbiamo potuto rinunciare all’invito di Follow Your Passion, organizzatore della 12 H Monza Cycling Marathon svoltasi dalle 19.00 dello scorso sabato fino alle sette del mattino di domenica. 12 ore di sudore, sfide con sè stessi e botte da orbi tra le curve ed i rettilinei che hanno fatto la storia della quattro ruote.

Una giornata caldissima inaugurata davanti all’autodromo nel primo pomeriggio, quando le squadre hanno iniziato ad abitare il Paddok, chi con tanta fantasia, chi limitandosi ad una brandina per dormire il più possibile prima di una notte di fuoco. Alle 17.20 un pasta party che ha ricordato il circus della Formula Uno, non la classica pasta al tendone, ma l’ultima cena al secondo piano della sede dell’ Eni Circuit prima di scendere in pista a scaricare Watt. La gara ha visto il Team Cinelli padroneggiare nella categoria scatto fisso, Trek Cycling Team Breviario su Red Ciclismo 4X tra le squadre a quattro e Ciclocolor tra la competizione con otto corridori. Il  nostro Francesco de Candido con 498 Km nell’individuale ha vinto la prova che avrebbe visto un tripudio Swatt Club senza la foratura di Thomas Forno al penultimo giro. Andiamo al pagellone:

Prima della partenza ecco il giro di prova, c’è la classifica del Bikeporn da stilare. Si corre per il secondo posto

Thomas Forno: un passato in Zalf, cugino d’arte di Maurizio Fondriest, già vincitore della 12 ore e cilindrata da vendere. Tutta la gara davanti a 104 battiti, non sente la catena fino all’alba. Il destino spietato però questa volta dice NO, beffandolo con una foratura al penultimo giro. Chiunque avrebbe spaccato in due il telaio dopo 480 Km, non lui, che con un pit stop rientra in gara per tirare la volata a Francesco De Candido. In Val di Non si vocifera che negli allenamenti Gianni Moscon deve ancora batterlo in volata in questa stagione. Il vincitore morale è Thomas. Voto:10

Trek Cycling Team Breviario: mentre in gruppo si fanno le moine, ci pensano loro a fuggire con un’azione degna di nota. Sono i vincitori della 12H a squadre. Champagneforthepain. Voto:10

Francesco De Candido: arriva a Monza senza sapere ciò che lo aspetta. Mentre i suoi rivali si rilassano e dormono ai box, inizia a girare clip con i cameraman di Follow Your Passion. Spende il pomeriggio a cercare invano di calibrare il nuovo potenziometro Rotor, preso appositamente per registrare i Wattaggi nei rilanci alla Ascari. Non cambia rapporto per dodici ore, mulinando continuamente il 53-15 fino alla volata del mattino. All’ottava ora gli si chiudono tutte le vene, al Serraglio parte davanti al gruppo cercando di creare qualcosa ma la sua azione si esaurisce alla Ascari. Ci pensa così Thomas Forno a tenerlo a bada fino all’alba. La volata finale è una formalità, Forno parte lunghissimo e lo pilota sul traguardo a braccia alzate con il gruppo inerme a guardare a cinquanta metri un trionfo targato Solowattaggio. 498Km di bikeporn. Voto:9

Diego Pesenti: il responsabile Children della GRSA ha i demoni dentro. Quando è il suo turno la media oraria si alza a vista d’occhio, con le polsate dei manager al muretto sensibili davanti al suo lavoro. Voto:9

Nicola Bovo: mentre tanti annaspano fuorisoglia, lui è lì davanti a parlare come Don Alejandro alla Vuelta. Che motore! Voto:8

Daniel Tansella: ripete tutta la notte due parole: “ io attacco!”. Detto fatto, nell’ultima ora quando le riserve del barile sono ormai finite apre il gas e se ne va tutto solo alla ricerca dei primi per grande soddisfazione per il suo mentore Antonio Venditto. Voto:8

Marcello Danese: il leone della notte, lotta combatte e non perde un giro, rimanendo con il gruppo fino all’alba. Voto:8

Saverio Gallello: è la sua gamba la più tirata del gruppo. Non da mai segni di cedimento, con una pedalata elegantissima. Nel finale deve arrendersi alla legge del bikeporn: caro Saverio, non si fanno le volate con le borracce sulla bici. Voto:8

Michele Gualazzi: è il regista della 12 H in casa Swatt Club. Il re al muretto è lui, un manager imprescindibile all’interno del Team, dalla pista sembrava di vedere Flavio Briatore nel 2005 al fianco di Alonso. Nel paddok si vociferava che in Ferrari per il post Arrivabene stanno già pensando a lui. Voto:8

Team Cinelli : quando la forma diventa sostanza. Tanto bikeporn per gli uomini di Colombo. Un’allenamento in fissa prima dell’ultimo atto di Red Hook a Milano tra le strade della Bovisa. Spettacolare vederli pedalare, mancavano solamente Ivan Ravaioli e vola Viga. Voto:8

Timothy Bonapace: ogni atleta per ritrovarsi ha bisogno di un luogo, di persone, di risposte. Monza è il suo, ogni anno al principe di Campiglio quando torna qui gli è sufficiente percorrere la pit- lane per ritrovare il colpo di pedale giusto.Road to Oetztaler 2019. Voto:8

Nicolò Leitenpergher: il bocconiano è sempre sugli scudi con turni massacranti in testa al gruppo. Rilancia la bici in continuazione, innesca alleanze diplomatiche con altre squadre e mette in scena tutto il suo potenziale. Voto:8

Follow your Passion: portano in pista tutti, agonisti, turisti e casalinghe. Maestri dell’organizzazione. Voto:10

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