Da inizio stagione abbiamo visto quanto molte squadre Pro Tour oltre a possedere l’uomo di classifica, tra le proprie fila possano contare su gregari di grande spessore, molti dei quali potrebbero essere capitani in qualsiasi squadra Continental. Ciò avviene per molte ragioni, il ciclismo moderno esige protagonismo dal Qatar, fino al Lombardia, le squadre così sono costrette ad avere molti uomini d’elitè che tolgono molta pressione sulle spalle del capitano e da loro la sicurezza di un eventuale piano B.
Tutto questo farà si che a luglio durante il Tour vedremo cose che al solo pensiero ci fanno tremare le ginocchia. Vedremo Nibali spaccare in due il gruppo per Aru? Geraint Thomas imporre ritmi folli sulle dolci salite pirenaiche? Van Garderen tirare per Porte? oppure Poels tirare di testa sua? Vedremo certamente tutto questo. Sarà un Tour con gregari di lusso, pronti a sacrificarsi alla causa del capitano, chi costretto, chi per preparare il sogno olimpico come Nibali. L‘Astana sarà fortissima, con Nibali e Diego Rosa al servizio del Cavaliere dei quatto mori Fabio Aru. Anche la Sky potrà permettersi di schierare come gregario Wouter Poels, vincitore dell’ultima Liegi che a fine stagione saluterà Froome per mettersi in proprio. Geraint Thomas sarà fondamentale, e poi vedremo sicuramente Kwiato mettersi davanti a menare ripudiando ogni interesse personale. Noi speriamo in una convocazione per Gianni Moscon, è un uomo da Tour. In casa BMC Porte sarà l’uomo di punta, la formazione americana sembra infatti aver esaurito il credito nei confronti di Van Garderen. Movistar che pare aver trovato una grande promessa in questi giorni alla Route du Sud: Marc Soler. Il giovane spagnolo sembra essere la nuova scommessa del Team Manager Eusebio Unzue. Quintana può stare tranquillo, al suo fianco avrà anche Alejandro Valverde. Solamente la Tinkoff sembra essere in grave crisi, ma Contador ha sempre fatto tutto da solo, non è mai stato un corridore capace di costruirsi un blocco di fiducia tutto suo, probabilmente non ha mai avuto questa esigenza. Certo è che saremo incazzati neri quando vedremo Sagan sacrificarsi per il pistolero a 50KM dal traguardo come lo scorso anno sul pavè di Cambrai.
Sarà un Tour pieno di campioni, ora dobbiamo solo affidarci alla natura, confidando in pioggia, vento in grado di spaccare il gruppo già dal km zero e quel caldo che scoglie l’asfalto tipico dei pomeriggi di luglio che aspettiamo con ansia da un anno.
@bauerdatardaga