Dopo tre gare aveva la metà dei punti rispetto all’anno scorso, una vittoria in meno e il compagno di squadra lo guardava dall’alto. Ma lui è Valentino Rossi, forse la sua versione migliore di sempre, e non si fa mettere i piedi in testa da nessuno. Nella Cattedrale della MotoGP il Dottore ha deciso di rimettere a posto le gerarchie, portandosi a casa il famoso “hat trick”: pole position (62esima in carriera, record), giro veloce (94esimo in carriera) e vittoria numero 113, portandosi a quota -10 dal leggendario Giacomo Agostini. Il tutto proprio mettendosi subito dietro i suoi due più diretti avversari in classifica: il compagno di squadra Jorge Lorenzo e il grande rivale Marc Marquez, alfiere della Honda.
Una gara dominata sin da subito, mantenendo la testa della corsa per tutta la durata del Gran Premio (esclusa una sola curva nei primissimi giri) e imponendo un ritmo insostenibile per tutti. Il professore non si è fatto spaventare nemmeno dal lieve recupero, durato due giri, iniziato dal maiorchino a dieci giri dalla fine, facendo tornare subito il distacco a circa 4 secondi e portando a casa la vittoria. La striscia temporale di vittorie di Vale si allunga ancora, alzandosi a 19 anni e 250 giorni dalla prima, nel GP di Brno del 1996. Gara inaspettata, invece, quella del piccolo diavolo Marquez, che ha faticato sin da subito a mantenere il ritmo di Rossi, rimanendo sugli scarichi di Lorenzo per due terzi di gara, salvo poi non esser riuscito nemmeno a star con lui nell’ultima decina di giri. In quarta posizione il solito Daniel Pedrosa, compagno di squadra del 93, che non è riuscito a graffiare abbastanza nella prima metà di gara, dovendo dare l’addio alla possibilità di lottare per il podio. Quinta e sesta posizione per il duo Suzuki, ma questa volta il migliore è stato Aleix Espargaro, mettendosi alle spalle il talentino Maverick Vinales. Gara disastrosa, invece, per le Ducati: Andrea Dovizioso continua a essere il bersaglio principale della sfortuna, infatti è stato costretto al ritiro per problemi tecnici alla moto, mentre Andrea Iannone ha chiuso solamente al settimo posto, staccato però di un’eternità dalla testa.
Non si è risparmiato neanche questa volta il simpaticone Jorge Lorenzo, affermando nelle interviste post gara che avrebbe “sicuramente vinto la gara, probabilmente anche con molto distacco” se non avesse avuto problemi di spinning (problema avuto da tutti, anche da Rossi e Marquez). Purtroppo il maiorchino non riesce ad accettare che il compagno di squadra, 37enne e quasi decrepito, continui a dargli botte psicologiche e dimostrargli in pista che può benissimo stargli molto vicino.
La situazione in classifica non cambia, ma i distacchi si accorciano molto. In testa rimane Marc Marquez a quota 82 punti, davanti a Jorge Lorenzo (65 p.) e al nostro Valentino Rossi (58 p.). In quarta posizione sale Daniel Pedrosa con 40 punti, davanti al pilota Tech3 Pol Espargaro (36 p.). Calano invece le Frecce Rosse, con Iannone che si ferma solo in decima posizione (25 p.), mentre il DesmoDovi rimane fermo a quota 23 punti, retrocedendo in 11esima posizione.
Prossimo appuntamento del motomondiale programmato tra due settimane, 8 maggio, in Francia, sul circuito di Le Mans. Il mondiale si fa sempre più interessante e si prevedono botte da orbi, non mancate!
@alepaini