Oggi vogliamo parlarvi di Richi Leitgeb, atleta austriaco “underground” classe ’94 con ottime doti di slalomista. Per gli addetti ai lavori, soprattutto per coloro che hanno frequentato assiduamente il mondo delle FIS e della Coppa Europa nella decade passata, questo è un nome altisonante.
Richi infatti ha sulle sue spalle una carriera che siamo soliti vedere all’interno dei nostri confini: categoria giovani senza particolari picchi, un primo anno senior con vittorie nel circuito FIS e un punteggio di 9,81 (81esimo nel ranking mondiale) culminato con la chance in squadra nazionale con buoni piazzamenti in Coppa Europa e la vittoria alle Universiadi. Risultati dicreti che, come spesso accade, non sono bastati per la riconferma. Rispedito subito a casa è stato costretto a finanziarsi autonomamente le stagioni successive con la speranza di conquistare uno spot per il circuito continentale, e magari per la Coppa del Mondo, consapevole di poter dare ancora qualcosa a questo sport.
Stagioni, quelle dal 2017/2018 al 2020/2021, passate sotto i colori del World Racing Academy del capitano Daniel Fahrner e dei tecnici Patrick Renner e Martin Fahrner, fatte di qualche vittoria alle FIS e una nella Far East Cup, con la solita incertezza delle convocazioni da parte della federazione. E poi? Il nulla. Nessun post su Instagram di addio, anche se spesso è stato visto sui ghiacciai alpini in veste di allenatore, passaggio quasi dovuto per chi mette fine alla propria carriera da atleta.
Passati tre anni invece, colpo di scena. Giugno 2024, ghiacciaio dello Stelvio, pista Payer Addestramento. Tracciato di palo nano del WRA e Richi che si allena. Dentro di me subito ho pensato: si starà divertendo facendo ancora qualche prova ogni tanto, anche se, a 30 anni compiuti, probabilmente per divertirsi ci può essere di meglio di qualche manche a Stelvio beach.
Poco più di un mese dopo, apro l’app FIS per guardare i risultati delle gare oltroceano, consapevole di quanto possa essere considerato invasato nell’interessarmi a tali competizioni, per vedere chi si è spinto fino in Argentina alla ricerca di qualche punto.
South American Cup, Bariloche, 10 agosto: primo posto Richard Leitgeb, Ungheria. E’ subito stato tutto chiaro, è bastata una settimana di gare per tornare nei 100 al mondo e guadagnarsi il posto per la stagione invernale di Coppa del Mondo e per i mondiali di casa a Saalbach, partendo da un punteggio FIS di 71. Una storia da Swatt Club.
Dopo il primo exploit è stato un susseguirsi di vittorie alle FIS tra il Chile e l’Argentina, terminando il ciclo di competizioni a Ushuaia con le ultime due tappe della South American Cup. Gare in cui non è riuscito a conquistare un posto sul podio, ma dove se l’è potuta giocare alla pari di nomi altisonanti come quelli di Fabio Gstrein, Victor Muffat Jeandet, Juan Del Campo e mezza squadra italiana, austriaca e tedesca, cogliendo, grazie al settimo e al decimo posto, la vittoria nel circuito continentale di specialità.
L’obiettivo dichiarato sono in mondiali di Saalbach a febbraio, passando per tutto il circuito della Coppa del Mondo dove ha guadagnato il posto fisso.
In passato abbiamo ampiamente contestato la tendenza del mondo dello sci alpino di tagliare fuori atleti talentuosi di 22 o 23 anni che non abbiano ancora potuto esprimere il proprio potenziale, e il fatto incontestabile che la categoria senior nella gare fis stia lentamente sparendo ne è una prova. Sebbene quella di Richi sia una storia resa possibile grazie al cambio di nazionalità, pratica non accessibile a tutti, tali risultati possono far riflettere riguardo una possibile rivalutazione di questi atleti in un prossimo futuro, sperando che lo stesso Richi possa centrare qualche qualifica, magari già a Gurgl o a Levi.
Doveroso ricordare che l’atleta in questione, non facendo parte di una squadra nazionale strutturata deve autofinanziarsi per continuare a seguire il proprio sogno. Richi ha lanciato il suo personale Crowdfunding (https://www.gofundme.com/f/Saalbach2025RichardLeitgeb), alla ricerca di risorse ulteriori oltre ai suoi sponsor che possano permettergli di allenarsi sempre in condizioni ottimali e non pensare all’aspetto finanziario, sempre più oneroso, riguardante un atleta di Copa del Mondo.
Facciamo dunque un grosso in bocca al lupo al carinziano dal baffo dorato, appuntamento ad inizio novembre in Lapponia!