Doveva essere la tappa che avrebbe definitivamente posto fine all’attendismo e alla paura, e così è stato. Il Blockhaus è stata una vera sentenza, il cui giudice è stato l’uomo più atteso: Nairo Quintana. Il colombiano dopo una settimana è uscito allo scoperto e lo ha fatto mettendo alla frusta tutti i suoi uomini. Ci sono voluti quattro scatti per definire tutto, perché lo squalo dello stretto non ha mollato, seguendo il condor con il cuore finché ha potuto. Tra le sorprese ecco Tom Doumulin, protagonista di una ascesa regolare senza strappi e fuori giri, cosa che lo ha portato a soli 24 secondi dalla vittoria assieme a Thibaut Pinot. La frazione è però stata macchiata dalla stupidità di un agente di polizia, in sosta a bordo strada con il manubrio che ha trascinato a terra tutto il team sky. A farne le spese Gereint Thomas e Mikel Landa, usciti definitivamente di classifica. Ma andiamo al pagellone.
Nairo Quintana: incredibile, quattro scatti, senza mai dare segnali di cedimento. Corre da vero dominatore e vedendolo correre in questa maniera non possiamo che augurargli di andare in Francia per massacrare definitivamente l’inglese che spinge il carrello della spesa. Voto: 10
Tibaut Pinot: l’ultimo a desistere, un vero lottatore. Oggi è diventato un grande corridore. Voto: 9
Tom Doumulin: il più intelligente del gruppo. Una salita all’insegna della regolarità, alla Froome. Difficilmente reggerà tre settimane, ma quello che ha dimostrato in questa tappa se lo ricorderanno in molti. Voto: 9
Bauke Mollema: zitto zitto l’olandese limita i danni in maniera egregia grazie all’aiuto del connazionale. Un avversario che può salire sul podio a Milano. Voto: 8
Gereint Thomas: come onorare la corsa. Dopo una caduta allucinante il baronetto si rialza pieno di escoriazioni e porta a termine una tappa eroica. Il podio è possibile. Voto: 8
Vincenzo Nibali: fino agli ultimi tre km sembrava il Nibali del 2014 per la facilità di risposta alle provocazioni di Quintana. Era però solo un preludio, perché lo squalo ha esagerato, ascoltando l’orgoglio e il cuore. Con un’altra condotta sarebbe arrivato secondo, ma siamo sicuri che non commetterà nuovamente questo errore. Credici ancora, non è finita. Voto: 6
Bob Jungels: che avrebbe perso minuti era prevedibile, così tanti però no. Dopo due mesi al top forse si è spenta la spia per l’attore lussemburghese. Voto: 5
Agente in moto: come rovinare un Giro d’Italia. Quello a cui abbiamo assistito è la vera macchia di questo Giro 100. Una figuraccia, a farne le spese l’intero Team Sky, con cui non siamo mai stati teneri. Ci auguriamo che l’agente sia stato spedito a casa non appena finita la tappa. Voto: 3