La Classicissima, la prima classica monumento, il primo evento da brividi della stagione. E come ogni anno saranno molti i pretendenti alla vittoria fra sprinter, finisseur e corridori da nord, anche se ciò che farà la differenza non saranno solo le caratteristiche e le qualità di ognuno ma si tratterà per lo più di energie residue. Ma quanti watt servono per trionfare nella Milano-Sanremo?

Per darvi un’idea di quanta potenza ci vuole per questo tipo di gara abbiamo raccolto i dati di Simon Gerrans (grazie a Peloton Magazine), l’australiano vincitore nel 2012 davanti a due mostri sacri come Fabian Cancellara e Vincenzo Nibali. Quell’edizione, con arrivo sul lungomare Italo Calvino, terminò proprio con uno sprint fra questi tre fenomeni dopo un attacco sull’ultimo strappo di giornata, il Poggio.

Il misuratore di potenza di “Gerro” nel giorno della Classicissima ha registrato 211 watt medi per i 298km. Il peso del corridore aussie era di 64 kg all’epoca, i metri di dislivello effettuati sono stati 2100, 5600 le calorie bruciate, 115 battiti medi registrati e quasi 7 le ore di gara corse a 42,6 km/h di media.

Ma analizziamo la fase finale della corsa: dopo aver pedalato per 280 km, la potenza media di Gerrans negli ultimi 20km è stata di 300 watt e sul Poggio, durante l’attacco, ha dovuto spingere fino a 1,188 watt per rimanere attaccato al duo Cancellara-Nibali. Negli ultimi 2 chilometri verso il traguardo invece la media è salita a 400 watt dopo una situazione di corsa favorevole all’australiano, sempre rimasto a ruota dello svizzero, così come Nibali. E poi nello sprint finale Gerrans ha vinto su Spartacus grazie ad una volata di circa 1300 watt: non sembrerebbe un valore fenomenale, ma tenendo conto dei 300 km nelle gambe degli atleti lo è.

Ecco i dati del dispositivo SRM di Gerrans relativo agli ultimi 2km

Nella Milano-Sanremo, più che in ogni altra corsa, sono le energie residue a far la differenza e i corridori sabato dovranno centellinare ogni watt.

@carloberry