Il Giro sorprende sempre, ed oggi, per la centesima volta, abbiamo assistito alla sorpresa delle sorprese: una fagianata nell’ultimo Km da parte dell’austriaco della Bora Hansgrohe Lukas Postlberger. Mai si era vista una cosa simile alla prima frazione nei grandi giri, troppo grandi gli interessi delle squadre dei velocisti, le cui occasioni per vincere saranno ben poche. Davanti per pilotare Sam Bennet, il giovane austriaco si è ritrovato da solo al comando grazie alla complicità dello sloveno Mezgec, poco lucido nel finale mentre stava guidando il proprio capitano Caleb Ewan. Non ci ha pensato due volte il classe 1992, scaricando una marea di Watt, con Ewan davanti a Greipel a regolare la volata dei battuti. La prima maglia rosa del Giro 100 sulle spalle di un austriaco, una cosa impensabile fino ad oggi, ed il rammarico aumenta per i finisseur italiani come Pippo Pozzato e Davide Martinelli, corridori in grado di fare numeri analoghi a quello visto oggi. Andiamo al pagellone:
Lukas Postlberger: una primavera al nord all’ombra di Sagan, non senza ottime prestazioni nelle corse di seconda fascia in Belgio, per coronare tutto con una maglia Rosa che vale una carriera. Che numero, l’Austria dopo un dominio incontrastato nello sci alpino, si dimostra all’altezza anche nel ciclismo. Era dei tempi del piccolo Bernie Kohl che un austriaco non primeggiava a questi livelli. Voto:10
Caleb Ewan: ha stupito, non lo avremmo mai immaginato così competivo a maggio. L’Aussie sembra aver trovato la giusta dimensione, ci farà divertire nei prossimi giorni ma prima avrà molto da ridire sulla condotta del compagno Mezgec. Voto:8
Andre Greipel: anche lo scorso anno iniziò sottotono, ma il gorilla ha bisogno di alcune tappe per smaltire le tossine delle lunghe sedute di squat e girate nelle palestre teutoniche. Vedendolo dalle riprese aeree sembra il solito Greipelone, la bestia in grado di occupare lo spazio di tre corridori normali. Prepariamoci ad una seconda settimana di fuoco, sempre che l’asfalto regga i suoi wattaggi. Voto:5
Sasha Modolo: nessuno lo prende mai in seria considerazione ma il veneto c’è eccome. Dopo un grande Giro di Croazia ora è il momento di concretizzare e nei prossimi giorni è in grado di farlo. Voto:5
Cesare Benedetti: è stata proprio la giornata della Bora Hansgrohe, con il trentino in grado di mettersi addosso la maglia dei GPM grazie ad una lunghissima fuga. Nettamente il più forte dei fuggitivi, l’unico in grado di dare vigore all’azione anche nel finale. Voto:7
Fernando Gaviria: il vero sconfitto di giornata, quando è in condizione in sprint del genere è in grado di partire ai 200 mt ma la sua Quick Step non è stata all’altezza. Voto:5
Giro d’Italia: oggi è emerso tutto il gap tra questa fantastica corsa ed il Tour de France. Gli ultimi km privi di nervosismo, cadute e doppie file hanno evidenziato quanto in queste tappe manchi l’agonismo che siamo soliti vedere sulle strade francesi. Le troppe curve nel finale hanno inoltre rovinato lo spettacolo per gli amanti dei watt e del bikeporn. Voto:4