La serata dell’anno si spegne sotto le note della Marsigliese. Un’altra battuta a vuoto per le aquile austriache dopo Kitz, ed è subito il lutto nazionale. Come già successo domenica, le difficoltà della gara sono state date dal fondo, sicuramente durissimo ma che si è scalfito passaggio dopo passaggio creando quel segno difficile da interpretare anche per i migliori al mondo. Ne ha approfittato Clement Noel, da noi molto criticato ultimamente per la mancanza di risultati, che è riuscito a mettere le punte davanti al redivivo Zenhaeusern e al norvegese Braathen, bravo a salire sul podio sfruttando gli errori di Kristoffersen, Feller e Meillard. Italiani ancora relegati nelle posizioni di rincalzo, ma andiamo alla pagella.
Clement Noel: gli scorsi pagelloni avevamo parlato di involuzione tecnica, vedendolo sciare con una base più larga. Bene, nelle condizioni di oggi si è rivelata la scelta vincente. Molto intelligente dal punto di vista tattico a sfruttare i segni a proprio favore, con un materiale, agli occhi più esperti non sarà sfuggito, diverso da quello usato le prime gare. Dopo l’Olimpiade avrà puntato il mondiale? Voto 10
Ramon Zenhaeusern: che fluidità Ramon, incredibile come lo stangone svizzero riesca ad adattare la sua sciata anno dopo anno a seconda delle situazioni. Facilità di sciata sintomo di stato di forma ottimo, per un ritorno sul podio che sembrava insperabile dopo la scorsa stagione. Voto 10
Lucas Braathen: come a Kitz è sembrato un po’ più lento nei cambi rispetto alle prime battute di stagione, rimane comunque un altro podio che dimostra la maturità del 2000 carioca. Voto 7
Alexander Steen Olsen: prima top10 tra i pali stretti per il nuovo fenomeno norvegese: sciata solida e sempre in spinta nonostante qualche errore di troppo. I numeri di partenza cominciano ad abbassarsi, presto sarà competitivo per le posizioni che contano. Voto 8
Henrik Kristoffersen: anni fa sulla grafica prima di partire compariva: “Always win when leading first run”. Beh, oggi Henrik ha subito la pressione. Un errore di linea dopo poche porte ha spento sia i suoi sogni di gloria sia quelli del suo marchio di sci Van Deer. Una vittoria a Schladming all’esordio sarebbe stata l’apoteosi. Rimandato a domani. Voto 5
Tanguy Nef: qualcuno che ha fatto peggio del nostro Vinatzer in termini di uscite ed inforcate in effetti c’è, ed è lo svizzero classe ’96. Tanto veloce in alcuni passaggi quanto ingenuo nella maggior parte delle uscite. Voto 4