Se nel 2016 giriamo con calzini stilosi alti dai 9 ai 12 cm lo dobbiamo principalmente ad un francese, Christophe Moreau. Erano gli anni dei pantaloncini bianchi, delle maglie larghe e svolazzanti e dei calzini altezza caviglia. Erano anni non-aerodinamici. Moreau è stato il primo a rompere gli equilibri quando indossava la maglia AG2R fra il 2005-2006, negli ultimi anni dell’era Lance Armstrong, indossando dei calzini totalmente differenti rispetto alla totalità del gruppo e per questo non è mai passato inosservato. E pensare che quello strano ai tempi era considerato lui, il pioniere del più grande movimento stilistico nel mondo del ciclismo: la calza alta. In pochi anni i corridori più forti del mondo invertirono la rotta e iniziarono a seguire le orme del francese, abbandonando fantasmini e calze corte.

Bisogna citare anche l’immenso Heinrich Haussler, attualmente uno dei ciclisti meno social ma più all’avanguardia di tutti (l’introduzione della calza aerodinamica è la sua ultima perla). Mentre il suo compagno di squadra Marcus Fothen pensava di insegnare al mondo intero l’outfit ideale del ciclista, il giovane Heino ruppe gli equilibri indossando calze più alte rispetto a tutto il team e al 98% del gruppo.

La differenza fra i calzini imbarazzanti anni ’00 ed i calzini eleganti di Moreau.

Questo era lo stile di Valverde nel 2009. Ora si è arreso anche lui alla calza alta.

Ecco Heino durante una Parigi-Nizza del 2007. Pioniere.

@carloberry