Massimiliano Blardone e quella voglia di non mollare mai, quella consapevolezza di avere ancora qualcosa da dare, nonostante tutto. Nonostante il fatto di essere contro tutto e tutti, nonostante il fatto di essere da solo fuori squadra e nonostante il pettorale di partenza che oscilla tra il numero 30 e che può trasformarsi in un 60 per assenza di punti FIS.
Oggi è stata una giornata storica per questo campione ritrovato, per il gigante e per lo sci italiano, un podio che in questa disciplina mancava in Coppa del Mondo da Beaver 2012, ultima giornata gloriosa per il suo coetaneo Simoncelli, ed arrivato dall’atleta da cui meno ci si aspettava. E’ stata la seconda resurrezione dell’eterno Max Blardone, dopo quella arrivata in Badia nel 2011, gara in cui mise per la prima volta a tacere tutti i “gufi” che lo davano per finito dopo una stagione storta. Ma forse questa resurrezione è ancora più bella, più incredibile. Arrivata dopo 3 anni di lotte e delusioni contro questi sci nuovi e le difficoltà di adattamento, arrivata dopo quasi 3 anni dall’ultima top 10 e arrivata da atleta di “interesse nazionale“.
Eh si, interesse nazionale, quindi con la consapevolezza di non avere più la stessa considerazione di prima da parte della federazione e con la consapevolezza di dover fare tutto da solo, essendo in questo modo artefice al 100% sia delle proprie sconfitte sia delle proprie vittorie. Ed è così oggi Max, questo podio è tuo e solo tuo, di nessun altro, arrivato dopo l’ennesima estate di immensi sacrifici e allenamenti svolti in autonomia in qualsiasi condizione, cercando di ritrovare le giuste sensazioni e le capacità di adattamento, quelle capacità che insieme all’esperienza oggi ti hanno permesso domare le condizioni strane in terra nipponica, permettendoti di completare la tua seconda resurrezione.
E adesso siamo curiosi di vedere come verrai definito dopo questo podio, da quei vari commenti tecnici di chi già parecchi anni fa ti aveva consigliato di smettere, di chi vedendoti sciare in autunno ti aveva dato per spacciato. E adesso li hai ammutoliti di nuovo, ancora una volta. Per favore Max, ripensaci, non mollare proprio ora.
@mich_garbin