L’ultima gara della Kitzwoche, la penultima della stagione ma la più emozionante di questo trittico. Sul Ganslern succede di tutto, ma i protagonisti dello slalom sono sempre i soliti tre. C’era un’attesa di quelle speciali, con l’intera Austria arrivata a Kitzbuhel per assistere ad una tripletta, con Marcel Hirscher giunto ad un livello di popolarità più alto di Papa Bergoglio assalito come mai dai suoi tifosi. Nella prima manche Michael Matt ed Henrik Kristoffersen fanno un altro sport, lasciando Marcel Hirscher in terza piazza, sceso con la seconda marcia e visibilmente meno brillante del solito.
Dopo una prima manche molto tranquilla, nella seconda, i reduci dal Londoner Pub e dal Playboyparty scatenano una bolgia infernale, esaltando Marcel Hirscher e Manuel Feller. Michael Matt commette l’errore più grande della sua vita, mentre Kristoffersen non sbaglia nulla e va a vincere per la prima volta in stagione. Appuntamento al Tenne di Schladming martedì sera per chiudere anche questa stagione, una stagione che passerà agli annali per la grandezza di Hirscher, l’highlander Svindal e la rivelazione Thomas Dressen. Andiamo al pagellone:
Henrik Kristoffersen: l’aveva in canna il numero. Altra vittoria sul Ganslern, a due giorni dalla Night Race di Schladming. Un felino nelle sue movenze, con la solita base d’appoggio stretta a finalizzare due manche ai suoi livelli. Meritava la vittoria dopo tutti questi piazzamenti e come ribadiamo da mesi: il vero favorito all’oro Olimpico è lui. Voto:10
Marcel Hirscher: fenomenale, chiude secondo dopo una giornata in cui è apparso un pò appannato e non brillante come nell’ultimo mese. Oggi ha dimostrato la differenza tra lui e gli umani, dimostrando di andare a podio anche in giornate da dimenticare. Voto:8
Michael Matt: sta spostando lui gli equilibri dello slalom in questo momento, con la base d’appoggio stretta ed una parte alta pendolante che fa quello che vuole. Getta al vento una vittoria con un errore da baby cuccioli, regalando la vittoria a Kristoffersen, con il fratello Mario in lacrime al traguardo. Martedì sera lo vedremo al banco di prova. Voto:6
Daniel Yule: quando si dice essere in giornata. Sempre sul pezzo e mai indeciso, continuamente in spinta senza pensare al risultato. Bravo Daniel, uno degli ambasciatori dello Skiporn in Svizzera. Voto:8
Victor Muffat Jeandet: la sopresa di giornata, mai a questi livelli in slalom. Si inventa l’impossibile chiudendo al quarto posto ammutolendo il pubblico fuori giri per Manuel Feller. Voto:8
Manuel Feller: oggi si è scaldato, su una pista poco compatibile con la sua personalità. Martedì sera incendierà Schladming con tutti i suoi Watt. Kitzbuhel impazzita per questo cavallo pazzo che vuole raccogliere l’eredità di Hansi Hinteseer. Voto:7
Jonathan Nordbotten: Dopo il minuto a scaletta a Wengen, decide di completare una manche senza errori con un un brillante settimo posto. Ci fa impazzire questo Jonathan! Voto:8
Clement Noel: finalmente al traguardo. Uno degli slalomisti più innovativi della stagione ma sempre DNF nelle seconde manche. Ottava piazza con il numero 47 ed il Ganslern pronto a premiare tutta la sua audacia. Porta in pista perfino nuovi adattamenti, come l’abbattimento del palo con la testa. Ne parleremo domani sera alle 20.45 al Processo a Kitz. Voto:8
Manfred Moelgg: prima manche sottotono, dove lascia l’esterno a Going. Nella seconda reagisce, ma non stiamo vedendo il Manny di Campiglio. Voto: 5
Tommaso Sala: subisce l’atmosfera tirolese dopo la prima manche. Ce lo saremmo aspettato all’attacco nella seconda frazione, soprattutto a questo punto della stagione dove una piazza dopo i venti non permette più a nesusno di entrare tra i primi trenta della WCSL. Rivedremo a Schladming il vero Tommy Voto:5
Dominik Raschner: si qualifica con il numero 62 ma nella seconda sembra di ritornare agli anni 2000, quando nella seconda manche l’unico austriaco ad arrivare al traguardo era Benny Raich. ORF gli riserva in sovraimpressione l’omaggio come pettorale più alto qualificato. Il giovane tirolese però davanti alle impalcature Red Bull non regge la pressione, uscendo dopo poche porte. Voto:4
Marc Rochat: vena chiusa dalla partenza, pronto a prendersi rischi pazzeschi in ogni situazione. Teniamo d’occhio questo svizzero, ha dei numeri nei piedi non indifferenti. Voto:4
Foss Solevaag: la regia gufa la sua uscita, inquadrando alla partenza il suo Dalbello, in un luogo in cui senza un Atomic è consigliato di non salire sull’Hannenkammbahn. A tratti è ritornato devastante, sarà la sorpresa Olimpica? Voto: s.v