Inossidabili anche oggi, siamo saliti in Val Senales e nonostante nebbia e vento caratterizzassero le discese degli atleti, abbiamo visto una ragazza sbucare dalle avverse condizioni meteo e spingere una quantità di Watt industriali: parliamo di Martina Nobis, Mantovana classe 1995 e portacolori dello Sci Club Lecco . Siamo rimasti colpiti dalla sua dedizione al lavoro e dalla sua strepitosa forza fisica, tanto da scambiarci due parole mentre si reintegrava, mangiando le sue amate protein wafer . “Ho completamente stravolto la mia preparazione atletica estiva , ho capito l’importanza degli overhead squat , degli stacchi e delle girate; il sollevamento di ghisa è diventato un must per me. Voglio sfruttare tutto il potenziale che i miei Dynastar sono in grado di dare e domare qualsiasi asperità si presenti sotto ai miei piedi. Base dell’allenamento fisico sono state le spiagge di Sestri Levante , con tappe al rinomato “Covo” per idratarsi a suon di spritz e birre dopo le fatiche giornaliere, con l’inseparabile team “Boiler”.
Continua la velocista di Levata: “ tre kg di muscoli in tre mesi non sono solo merito di bilancieri, se non avessi beneficiato della “dieta mantovana” ricca di tortelli di zucca, risotto con puntel , del luccio in salsa e del sostegno di prodotti come “Life Code” e “Overhealth”, sarei ancora ciò che nel gergo pesistico viene definito “secco”.
Interrompiamo un secondo il discorso con Marti, perché notiamo il sempre presente, nonché 14 volte partente a Kitzbuhel e allenatore che ha preso sotto la sua ala protettrice il talento della nativa di Cremona: Danilo Sbardellotto. “Tecnicamente non ha nulla da invidiare alle top della disciplina e poi ha una qualità assai rara da trovare in una donna , il coraggio o “pelo sullo stomaco” per noi sciatori. Nei piani è tutto tranne che scorrevole e stiamo lavorando per far rendere al meglio il prodotto di Sallanches che nei primi metri ha una accelerazione spaventosa”. I due sono talmente in sintonia che spesso basta solo un cenno del capo per capire cosa Sbarde voglia o cosa Marti chieda. ” Mi fido ciecamente di Sbarde, al mio primo anno di Coppa Europa, mi ha trasmesso quella esperienza di cui necessitavo, portandomi a risultati nelle top 30 e sono sicura che quest’anno potremmo toglierci grandi soddisfazioni e raggiungere l’esordio in Coppa del Mondo”.
Tra un sorso di Iper-Mass e un morso di Energy Cake, Marti deve riprendere a “carvare” sulla Leo Gurschler anche perché i Watt nelle gambe chiedono di esprimersi. Ricordiamo anche la sua stretta amicizia con uno dei nostri Stakeholders: Niccolò “Bade” Badessi.
Già dalla prossima settimana sarà in gara quel di Zinal; good luck Marti.