Lorenzo Finn e un futuro da scrivere a colpi di Kilojoule

Fino a due anni fa l’unica ricetta per salvare il ciclismo italiano sembrava dovesse essere una squadra World Tour governata da dinosauri del pedale, dal Mondiale dello scorso anno invece le cose sono cambiate: sarà Lorenzo Mark Finn a salvare il nostro ciclismo. È a lui che il movimento italiano si appende per il futuro prossimo. Non possiamo sapere come ci si possa sentire con questa pressione sulle spalle a 19 anni, il ligure sembra tuttavia viverla bene, nel modo giusto. Nel 2026 lo vedremo nuovamente tra gli Under23, una scelta saggia da parte dello squadrone di Ralph Denk, in cui sarà libero di salire di livello al momento giusto.

” Finn assieme al compagno Davide Donati al Giro del Belvedere, un altro motorone capace già di vincere una tappa in una delle corse con il livello più alto al mondo: il Giro di Vallonia”

Domenica il baby fenomeno ha fatto il Giro di Lombardia ricalcando le strade della Classica delle foglie morte del giorno precedente assieme a degli amici. Non aveva mai fatto prima una distanza così lunga, testarsi per vedere la risposta del suo fisico. Un segnale dell’enorme voglia di continuare a crescere, non di andare in vacanza. La mentalità di questo ragazzo è quella giusta, lo si può notare nei suoi occhi, occhi di chi non vuole essere ricordato come Campione del Mondo Under 23, ma molto di più.

Non fermarti Lorenzo! Personaggi come te incarnano appieno il verbo Swatt e non finiremo mai di supportarti.

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