La gara delle cilindrate, dei fuori soglia pesanti, della paura e del limite. La Castelli 24 ore Feltre è da sempre uno di quegli appuntamenti dove è vietato mancare. Una gara affascinante nel circuito cittadino di Feltre, tra salita, curve tecniche e perfino pavè. Dopo le prime ore di gara dominate dai nostri Vendrame, Salvador e Marco Gaggia, a notte fonda ecco uscire Ookii Sanvido a ribaltare tutto e a consolidare il primato fino alla fine su Sportissimo e Bosny Race. Andiamo al pagellone:
Andrea Vendrame: piena ammirazione per questo corridore. La sua partecipazione è nata dopo la tappa del Colle delle Finestre, la più dura del Giro. Un motorino, a spasso per Feltre con il gruppo alle sue spalle cercando di sopravvivere. Alcuni amatori colgono l’occasione per mettersi a ruota e gustarsi lo spettacolo, altri invece provano a fare i fenomeni finendo dopo mezzo giro al reparto rianimazione dell’ospedale limitrofo al circuito. Voto:10
Ookii Sanvido: solidi, organizzati e mai fuori controllo. Durante la notte fanno la fagianata mentre tutti dormono, menando come fabbri nel finale. I vincitori sono loro. Voto:10
Paolo Simion: un panzer, sempre regolare e in grado di registrare medie folli. Ci racconta di aver mangiato otto panini sul Sestiere al Giro dopo una crisi epocale. Che personaggio. Voto:9
Marco Gaggia: il più grande bikeporner in 24 ore. Una marcia in più, pedalata fluida, posizione aerodinamica, Leightweight sulla sua Merida e l’impressione che l’ex Zalf abbia ancora una grande gamba con picchi da 1.700 Watt. Si presenta con un trolley Roncato della Zalf e il nome Gaggia fiammante. Voto:9
Rudi Perotto: lo stallone feltrino arriva allo Swatt Corner con uno scatolone pieno di prosecco. Champagne for the pain per #rudiporn. Voto:9
Enrico Salvador: anche il trevigiano della Carrera non fa sconti a nessuno. Ore su ore a blocco, per rifinire la preparazione in vista della Adriatica Ionica Race. Voto:8
Gregorio Rech: uno che vive per il bikeporn, sempre pronto a supportare i guai meccanici di tutti. Immenso. Voto:9
Mem: sono queste corazzate a tenere alto il movimento. Arrivano a Feltre con un’arroganza pazzesca. Dominano nell’area box allestendo un Hotel a 5 stelle. Voto:8
Ivan Ravaioli: inossidabile, 24 ore only one. Che esempio. Voto:8
Giulia Collavo: la futura patron di Sidi arriva a Feltre con tutta la sua classe per portare il bikeporn dell’azienda trevigiana. Voto:8
Paolo Mei: con un cronista del genere, i watt possono accompagnare solo. 24 ore con il microfono in mano ed una passione che fa di questo cronista un patrimonio del ciclismo italiano. Voto:8
Alex Turrin: gamba atomica per il corridore di casa, mentre al suo stand si griglia carne e si fa foodporn tutto il giorno con la pizza più buona di tutte. Voto:8
Simone Viero: è il vicentino ex Colpack del Team Basso Bikes l’unico in gruppo a provare qualcosa. Accelerate improvvise, attacchi in ogni momento. Che gamba! Voto:8
Mattia De Marchi: che eleganza, in bici è uguale al cugino Alessandro. Che cultura questo corridore. Ti aspettiamo allo Swatt Club. Voto:8
Matteo Marzotto: in pista per una causa importante, per combattere la fibrosi cistica supportato da campioni come Paolo Bettini e Antonio Rossi. Il vincitore morale è lui. Voto:8
Pietro Dutto: mentre i suoi colleghi del biathlon fanno i giri del cortile, il bikeporner piemontese si presenta a Feltre sgommando in testa a tutti quanti. Nell’ultima ora una fuga solitaria, la gamba c’è. Voto:8
Andrea Mazzucco: lo scalatore di Longarone è già in grande forma nonostante un terreno non adatto alle sue caratteristiche. Nel dopo gara è il solito playboy, camminata in punta di piedi, capello laccato e movenze da tronista a Uomini e Donne. Voto:7
Tommy Giacomel: sentiva questa gara da mesi, un appuntamento importantissimo. Ritorna dal viaggio studio con la Sportoberschule di Malles a New York sabato mattina e alle 14.00 è già in pista. Wattaggi allucinanti per il nostro millenials, il futuro è suo. Voto:9
Pedale Feltrino: che passione, che organizzazione. Nonostante misure di sicurezza assurde da parte della prefettura, mettono in scena la solita competizione fatta di grande precisione e costanza. Un grazie anche a Anna Valerio, sempre pronta a superare i nostri ritardi. Voto:10