È iniziata oggi con il SuperG gardenese la tre giorni altoatesina di Coppa del Mondo di Sci Alpino. Giornata difficile caratterizzata dalla poca visibilità, e Gobbe del Cammello che come sempre la hanno fatta da padrone. Domani finalmente vedremo in televisione la disciplina madre della discesa libera sulla mitica Saslong, prima di assistere alla costruzione edilizia di domenica, nel gigante badiota della Gran Risa. Qui verrà nominato il gigantista più forte al mondo di questa stagione, e dopo Adelboden gli sci da gigante potranno anche venire sciolinati e parcheggiati in skiroom fino a Soelden 2019. Tra una settimana esatta invece, a Madonna di Campiglio, lo slalom mondiale raggiungerà l’ apice del suo hype. Ritorniamo un attimo ad oggi però, rendendo onore ad un podio che parla una lingua sola; Ferstl fa un brutto scherzo agli austriaci, che si accontentano dei piazzamenti. Ma andiamo al pagellone:
Josef Ferstl: è arrivato un altro teutonico, si è consacrato a 29 anni di età mentre i suoi coetanei italiani si trovano con chiave e trapano in mano o a puntare i bastoncini. Con baffo ariano che sa tanto di skiporn ha dominato non in un posto qualunque, bensì sulle gobbe del cammello gardenesi. Questo risultato per la germania non è un caso, così come non lo è una squadra di slalom che grazie alla direzione tecnica dettata da Mathias Bertold diventerà tra un paio d’anni la più forte al mondo. Una nazione che fino ad oggi ha vivacchiato sulle spalle di un fenomeno dal nome Neureuther, si ritrova adesso con un plotone più forte di quello della seconda guerra mondiale. Quando un leader austriaco decide di prendersi la rivincita personale nei confronti della propria nazione, alleandosi con i vicini di casa, questo è il risultato. Voto 10
Max Franz, Matthias Mayer: i compagni di merende carinziani rispondono presenti in un luogo che per loro è come casa propria. Le aquile austriache tornano a volare nella velocità mondiale, salendo sui due gradini più bassi del podio. Altre nazioni questa sera si limiterebbero a sciabolare bottiglie festeggiando il risultato conquistato. In casa Austria però non sarà così, perchè quando ad alzare le braccia è un tedesco non c’è niente da festeggiare, e per l’ Ösv è come arrivare ultimi. Voto 8
Kilde Aleksander Aamodt: sulle sue spalle la responsabilità di salvare la baracca. Ci riesce parzialmente con un quarto posto ad un decimo dal podio. Svindal fa il compitino, Sejersted deraglia, e Jansrud si pianta. Franz Gamper si gode la pensione nella sua Val d’Ultimo, e in Norvegia la sua assenza inizia a farsi sentire. Voto 7
Mattia Casse: dopo la rifinitura svolta a Pfelders questo animale è tornato in pista. Primi approcci con il clima gara e wattaggi disumani scaricati sulle gobbe, anche se il suo motore è ancora in fase di rodaggio. Ti aspettiamo a giugno Mattia, ad uno degli eventi sportivi più importanti al mondo, la Classica di Monza, dove potrai prendere a calci i pedali della tua Bianchi. Voto 6