L’ultimo atto di questo Tour, l’ultima sfida sull’ Izoard per decidere le sorti della Gran Boucle 2017, visto che la cronometro di Marsiglia sarà una passerella verso Parigi, una sfilata di lenticchie e padelle a 58 denti prima della festa sui Campi Elisi. Una tappa che ancora una volta ha regalato grande equilibrio, dimostrando quanto i Wattaggi dei primi tre in classifica siano simili. La Sky ha fatto il solito lavoro sul Vars, aiutata nel finale all’ AG2R con un Naesen in versione scalatore, poi con l’inizio dell’Izoard sono entrate in azione le cilindrate pesanti, grazie al forcing di Mikal Kwiatkowski, ancora determinante. Alle 17.03 Fabio Aru ha salutato definitivamente i sogni di gloria, staccandosi alla prima accelerazione di Daniel Martin dopo una gestione di corsa dei suoi uomini molto discutibile. Contador ha cercato invano la gloria anche in questa occasione, con Luis Mentjes finalmente coraggioso nel mettere fuori la faccia, ma alla fine sono stati Froome, Uran, Bardet e Landa i più forti, con Barguil lasciato scappare per prendersi la tappa. Andiamo al pagellone:
Warren Barguil: vince la tappa regina con la maglia a Pois già matematicamente sulle sue spalle, ma la vera guerra è dietro. Voto:10
Mikal Kwiatkowski: quando è entrato in azione il gruppo si è dimezzato, ma il vero show è iniziato pochi minuti dopo: negli ultimi minuti di lavoro lancia prepotentemente il suo Oakley a bordo strada, facendo impazzire gli spettatori in mondovisione, i quali molto probabilmente domani nella loro coffe ride proveranno l’emozione che si prova facendo questo gesto. Non appena dato fondo a tutte le riserve si ferma, mette piede a terra e aspetta l’ammiraglia per sostituire il potenziometro, esploso totalmente dopo questa tappa. Che corridore, questa sera molto probabilmente vedrà il suo conto corrente aumentare di tre zeri. Voto:10
Mikel Landa: ci ha fatto sognare l’impresa, tutto solo verso un podio insperato. Raggiunto dal capitano, si mette al suo servizio, Che Tour da incorniciare per il basco. Voto:9
Chris Froome: implacabile anche in questa occasione sul suo carrello della spesa; Parigi è vicina. Voto:8
Rigoberto Uran: aspettavamo l’attacco, ma probabilmente ha già programmato su Instagram una piccola modifica nella sua bio, aggiungendo a Subcampeon Olimpico e Giro d’Italia 2012/ 2013, anche il Tour 2017. Voto:6
Fabio Aru: non deve scoraggiarsi, ciò che ha fatto nella prima settimana è stato sopra le righe, probabilmente la condizione era esagerata già al Campionato Italiano. Voto:6
Astana: due uomini in avanscoperta gestiti malissimo nel finale, con Lutsenko diviso a metà tra il successo di tappa e l’attesa del capitano. Aru deve cambiare squadra. Voto:3