Altra giornata caratterizzata da un livello tecnico impressionante sulla Chuenisbargli di Adelboden. Kristoffersen fa gara a sé, seguito da Moelgg e Hirscher. Distacchi abissali anche quest’oggi: Moelgg e Hirscher a due secondi, mentre il decimo classificato è staccato di quasi quattro. Ecco le pagelle.
Henrik Kristoffersen: HK94 è tornato ad alzare la voce per far capire chi comanda in slalom. Nella seconda manche sfrutta la propulsione dei suoi Rossignol anche nella parte più ripida della pista, dove tutti gli altri atleti si sono limitati a “scendere”. Voto: 10
Manfred Moelgg: che settimana per Manfred. Il norvegese oggi ha un’altra marcia, ma non è inarrivabile per il nostro guerriero. Ancora due prove con i piedi incollati al terreno e con gli sci sempre di spigolo che portano accelerazioni di livello grazie anche ai suoi wattaggi. Ora sguardo verso i mondiali di St. Moritz. Voto: 9
Marcel Hirscher: il suo volto a fine gare è cupo e desolato, ma mai quanto quello del padre Ferdinand. La nebbia lo ha penalizzato troppo nella prima manche, ma sembra aver perso un po’ di sicurezza. Voto: 6
Manuel Feller: non si fa intimorire dall’inforcata di Zagabria e torna nelle zone alte della classifica. Molti addetti ai lavori non amano lo stile della sua sciata, ma per arrivare settimi in Coppa del Mondo bisogna essere veloci, e lui lo è. Voto: 7
Mark Engel: altra bella prova che conferma ancora una volta il suo talento. Ora avrà un momento di pausa dove potrà mandare avanti la sua carriera da cantante/chitarrista. Aspettiamo un altro singolo sui livelli di “Problem”, per il podio in Coppa del Mondo c’è ancora tempo. Voto: 6
Jonathan Nordbotten: la sua rimonta dalla 30esima posizione fino alla decima ci ha fatto tornare in mente l’impresa di Marc Berthod su questa stessa pista. Il norvegese ha una sciata particolare e unica che gli è valsa un account personale su Instagram dedicato alle sue sforbiciate e al suo sci a V. Voto: 8
Dong-Hyun Jung: altra conferma per il coreano, del Sud. Al suo ritorno in patria verrà accolto come un eroe, ne siamo sicuri. Voto: 8
Marco Schwarz: grazie al lavoro di anche e bacino, tipico del movimento giovanile austriaco in slalom, riesce a trovare propulsioni leggendarie sui tratti facili, dove è sicuramente uno dei migliori interpreti. Il discorso cambia quando incontra pendenze più accentuate, dove non riesce a trovare continuità. Lo aspettiamo nella top 5. Voto: 5
Andre Myhrer: attenzione perché lo svedese ha iniziato a sentire odore di medaglie mondiali. Piano piano si sta riavvicinando ai primissimi della classe. Voto: 7
Linus Strasser: il tedesco che abita a Kitzbuhel è finalmente ritornato. Due ottime manche che danno fiducia. Voto: 8
Giuliano Razzoli: “19 Febbraio 2017”. Ci basta questo Razzo. Voto: s.v.