Che battaglia quest’oggi sulle nevi lapponi, la Levi Black è stata il solito tripudio di basi strette e remate di braccia. Ci aspettavamo delle sorprese dopo il ritiro di re Marcel, ma così non è stato. A contendersi il podio sono stati i tre che maggiormente ci sono saliti lo scorso anno, dimostrando che molto probabilmente saranno proprio loro a contendersi la vittoria finale della coppetta di specialità. L’ha spuntata Henrik Kristoffersen, grazie ad una seconda manche dove ha sfatato il mito di chi diceva che difficilmente sarebbe riuscito a sorpassare i propri limiti senza la spinta che Hirscher gli ha dato negli ultimi anni. E invece grazie ad una solidità ritrovata e uno spigolo molto pulito soprattutto nel tratto ripido ha dato il primo segnale importante. Solo 9 i centesimi di vantaggio su Clement Noel, unico salvatore della francia in una giornata a dir poco disastrosa per i transalpini, con Daniel Yule che si conferma ancora una volta tra i top della disciplina grazie ad una seconda frazione in recupero. Italiani soddisfatti a metà, con Moelgg e Vinatzer non lontani dal podio e troppi errori commessi dallo zoccolo duro della squadra a2 delle discipline tecniche, mentre si rivede la svezia grazie al solito Myhrer e alla super prestazione di Jackobsen. Ma andiamo al pagellone:
Henrik Kristoffersen: “l’obiettivo principale della prossima stagione è quello di tornare al top in slalom”. Detto, fatto. Chissà come sarebbe andata a finire oggi se ci fosse stato Hirscher, fatto sta che Kristo oggi ha messo in casella un 100ello che in chiave coppa generale può fare la differenza. Gli errori di Noel lo hanno sicuramente aiutato, sarà una sfida che ci terrà col fiato sospeso per tutta la stagione. Voto 9
Clement Noel: tratti al limite del disumano alternati ad errori inspiegabili. Ma che errore ha fatto nella seconda frazione? Clem ha un motore assurdo e siamo sicuri che il secondo posto di oggi gli va molto stretto. Voto 7
Daniel Yule: poco da dire sullo svizzero classe ’93, riprende proprio da dove aveva lasciato, con un gran terzo posto. L’impressione è che però gli manchi ancora qualcosina per arrivare a giocarsi la vittoria con i mostri sacri nei prossimi appuntamenti. Il compito a lui di smentirci. Voto 8
Kristoffer Jakobsen: lo scorso anno lo avevamo indicato come una delle possibili sorprese da tenere d’occhio durante la stagione. Bene, ci siamo sbagliati di un’annata. Spigolo pulito e compattezza come i top della disciplina, un sesto posto con il pettorale 51 che mostra il reale valore dello svedese classe ’94. Voto 9
Alex Vinatzer: è chiaro che da Vino ci si aspetti sempre la top10 o prestazioni fuori dal comune, ma lui psso dopo passo, gara dopo gara, continua ad avvicinarsi al podio migliorando costantemente il suo miglior risultato in carriera. L’impressione è che abbia trovato la stabilità sugli sci che in qualche occasione gli è mancata lo scorso anno, ne vedremo delle belle. Voto 8
Dave Ryding: oggi è lui il grande deluso di giornata, dopo una prima frazione da incorniciare. Pensavamo avesse scacciato i fantasmi di due anni fa, invece nulla, stessa pista, stesso copione. Rimandato a Val d’Isere. Voto 5
Marchand Armant: nemmeno i telecronisti se lo ricordavano più, invece è lui che oggi ha scritto la favola di giornata. Ve lo ricordate a Val d’Isere nel 2016? Fu 18esimo a soli 19 anni partendo con un numero oltre il 60. Oggi è tornato nella top30 dopo due anni fermo per un bruttissimo infortunio ad una gamba. Un’esempio per tutti. Voto 10
Alexis Pinturault: ahi ahi Pintu, cos’è successo oggi? Una steccata così al primo slalom proprio non ci voleva, e noi che pensavamo potesse anche giocarsi la vittoria… Deve riprendersi al più presto se vuole portarsi a casa la generale, gli altri non aspettano di certo. Voto 2