Sabato è andato in scena a Kona il 39° Ironman World Champions e come ogni anno non sono mancate le emozioni e i colpi di scena che questo sport e questa gara sanno dare. Alle 6.35 l’ormai classico colpo di cannone ha dato via alle danze e i Pro hanno iniziato subito a gran ritmo a darsi battaglia già in acqua. Dopo 47’09” il primo a uscire è Josh Amberger, l’australiano ha preso il largo già dalle prime bracciate,uscendo con 1’19” di vantaggio sul gruppo con tutti i migliori.Dopo circa 6’ finiscono il nuoto anche Kienle e Sanders.
In bici si scatena da subito l’inferno, con Sanders e Kienle che spingono forte per recuperare lo svantaggio accumulato nel nuoto,al giro di boa ad Hawi il gruppo dei migliori è di nuovo compatto con Cameron Wurf, ex ciclista professionista australiano che ora si è dato al triathlon davanti a tirare il gruppone.Dopo il giro di boa i tre,Wurf-Sanders- Kienle aumentano il ritmo per allungare sul gruppo dei migliori runners.
In T2 Wurf arriva per primo e fa cadere il record di Kona nella frazione bike di Norman Stadler che durava dal 2006 di ben 6 minuti,4:12:54,poco dietro Sanders e Kienle.
A inizio maratona Wurf cede il primato a Sanders che ha un altro passo, ma da dietro Patrick Lange, che aveva chiuso la bici 11° a 10 minuti, sta facendo un ritmo assurdo e piano piano recupera tutti, fino al 23° miglio quando supera Sanders e va a conquistare Kona col nuovo record della gara,8:01:40 battendo il precedente di Crowie fatto segnare nel 2011.Secondo si conferma Sanders a poco più di 3 minuti,mentre terzo arriva David McNamee che supera Kienle nei km finali.
In campo femminile terza vittoria consecutiva di Danielona Ryf,che ha faticato più del previsto contro la giovane Lucy Charles che però ha regolato con una maratona delle sue.
Andiamo al Pagellone.
Patrick Lange:lo scorso anno frantumò il record della maratona di un certo Mark Allen, quest’anno con una maratona di 20 secondi più lenta(2:39:59)taglia il traguardo per primo facendo segnare il miglior tempo di sempre e avvicinandosi al muro delle 8 ore. Voto 10
Lionel Sanders: Lionello è tutti noi,dopo un passato difficile, è rinato grazie allo sport. Corre male, nuota malissimo e anche in bici non è bello da vedere, ma ha un motore da grossissime cilindrate. Il futuro è tuo.Voto:9
Jan Frodeno: quando Frodo è arrivato in T2 quinto, tutti si aspettavano il suo show in maratona, ma l’Ironman spesso è imprevedibile e al quinto km lo vediamo seduto ad un ristoro fare stretching col volto segnato dal dolore. Poteva restare lì, tanto non avrebbe mai potuto ambire per le posizioni che gli competono, invece si è alzato, ha scambiato 2 parole con la moglie e corricchiando ha finito la gara, con una maratona di 4 ore, per onorare la gara e i suoi avversari. Maestro di vita.Voto 10
Alessandro Degasperi: avevamo sentito il Dega prima di Kona e ci aveva detto che voleva provare a migliorare il piazzamento dello scorso anno, ma Kona è dura e rimanere da soli in bici non aiuta di certo. Recupera con una grande maratona e conferma il 20° posto dello scorso anno.Voto 8
Giulio Molinari:Prima esperienza per Giulio e gara da protagonista, uscito bene nel nuoto si piazza subito nel primo gruppo della bici per vedere che aria tira, purtroppo una penalità in bici e lo sforzo fatto per rientrare hanno presentato il conto nella maratona facendolo chiudere 28°. Siamo sicuri che in futuro farai meglio. Voto:7
Age group Italia: anche quest’anno tanti nostri compatrioti al via a Kona, gente normale che tra lavoro e famiglia trova il tempo per dedicarsi a questo sport straordinario. Menzione speciale per Federica De Nicola che vince la sua Categoria e per Alessandro Tomaiuolo e Enzo Bergamo, primi italiani age group al traguardo,tagliato insieme che han portato un pò di Swatt porn sull’isola.Voto 10
@Andrea Gasparini