Ogni anno il superg di Lake Louise ci regala grandi spunti, non per i suoi passaggi, ma per l’approccio degli atleti al pendio canadese. Una pista in cui è vietato avere rispetto, così alla fine vediamo sempre curve spinte al limite, linee alternative e distacchi minimi. Ci aspettavamo grandi cose da Vincent Kriechmair, il nostro favorito, ed alla fine lo abbiamo visto spostare i limiti oltre l’infinito nei tratti più tecnici salvo doversi accontentare della seconda piazza dopo un calo d’intensità negli appoggi nel finale. A pagare è stata la regolarità di Kjetil Jansurd, un maestro nella tattica e come al solito felpato nella sciata. In terza posizione il nuove re dell’ Engadina Mauro Caviezel. Innerhofer compromette tutto con degli errori mentre Paris fa vedere qualche deficit tecnico. Fill se la cava con un numero che poteva costare caro, mentre Buzzi fa vedere tutta la sua regolarità. Andiamo al pagellone:
Kjetil Jansrud: cinismo alla Hirscher, preciso, linee sempre sulla corda e tanta intensità. Il padrone dei superg per il momento è ancora lui e mentalmente sembra non soffrire più il suo capitano. Voto:10
Vincent Kriechmair: ma da che pianeta viene? Parte male ma appena può inizia a fare quello che vuole. Linee al limite della base del palo ed una decisione sul muro da far gelare il sangue a tutti. Nel finale si perde, ma l’armadio austriaco a Beaver correrà da solo. Voto:9
Mauro Caviezel: uno che spinge sempre a testa bassa, uno che non alza mai il piede. Che spettacolo ! Voto:8
Adrian Sejersted: quando ci si mette in posizione dove in molti buttano i piedi significa far parte di un’ elite di prescelti. Voto:8
Cochran Siegle Ryan: che sia la volta buona? Sono troppi anni che il suo talento rimane in pulmino. Grande prova per l’americano. Voto:8
Hannes Reichelt: solitamente quando fa risultato è perfetto dalla partenza al traguardo, lo si vede già al primo intermedio quando non è in giornata. Questa volta però dimostra tutta la sua sensibilità e la sua voglia di prendersi ogni rischio, anche a trentotto anni. Voto:7
Emanuele Buzzi: top speed ovunque e intermedi da piani alti. Mamma Rai tuttavia anche questa sera aveva altri lavori in programma. Voto:7
Aksel Svindal: è sempre lì, quando apre il cancelletto ogni acciacco è come se scomparisse. A gennaio si faranno i conti con lui. Voto:7
Matthias Mayer: uno sciatore normale avrebbe preso cinque secondi scendendo come Motlh. Linee alternative, spesso in ritardo e a rincorrere lo sci. Dovrebbero preoccuparsi in molti perchè quando si renderà conto che la stagione è iniziata saranno dolori per tutti. Voto:6
Dominik Paris: ieri grazie all’esperienza ed al talento ha raccolto il massimo. Oggi le lacune sono emerse come ci aspettavamo, uno del suo calibro non può sciare così poco in estate. Probabilmente il peggior Paris mai visto, non per il risultato, quanto per la poca decisione. Voto:5
Beat Feuz: ogni volta che si affaccia al cancelletto la nostra reazione è la solità: ” Che farine!”. Ma che lavori ha fatto quest’estate!!? Voto:5