La Vuelta a Espana è partita alla grande e nella terza tappa ci ha regalato il solito grande spettacolo: 40 gradi, strade in cemento armato con pendenze al 25% ed un tifo da stadio controllato da centinaia di uomini della Guardia Civil. La salita di Mirador de Ezaro ha mostrato un ambiente che il Tour de France può solo invidiare. A vincere è stato il francese della FDJ Geniez, uno dei fuggitivi di giornata, mentre i big se le sono date di santa ragione. Ecco le pagelle.
Alexandre Geniez: le sue gambe sono esplose sullo strappo di Mirador de Ezaro, ma il francese ci ha messo tanto cuore resistendo alla carica del plotone. Giornata di gloria per la Francaise de Joux. Voto: 10
Ruben Fernandez: che sorpresa lo spagnolo della Movistar. Detta il ritmo fin dai primi metri, poi rompe gli indugi nel finale e attacca guadagnando 3″ sui migliori. 25 anni e tanta personalità. E’ lui la nuova maglia Roja. Voto: 8
Alejandro Valverde: quando si parla del’El Imbatido non si può non avere i brividi. Terzo al Giro, sesto al Tour, oggi terzo e ancora in grande condizione. Alejandro non conosce vacanza, non sa cosa voglia dire riposo, non vuole sacrificare delle corse per prepararsi ad altri appuntamenti. Alejandro è malato di ciclismo. Voto: 10
Esteban Chavez: il Giro d’Italia lo ha consacrato e questa Vuelta potrebbe già essere sua. La condizione c’è. Voto: 7
Chris Froome: il britannico ha lasciato sfogare il gruppo nella prima parte della salita e poi ha recuperato tutti seguendo il suo ritmo, cadenzato dal suo potenziometro. Froome al Tour ci ha fatto vedere creatività, quest’oggi invece è tornato quel robot poco divertente e poco caliente. Voto: 6
Nairo Quintana: il colombiano inizia la Vuelta da dove aveva finito il Tour de France, e cioè a ruota dei rivali. In questa prima salita dimostra di essere competitivo, ma non ha la gamba per fare la differenza. Voto: 5
Alberto Contador: “El Pistolero” lotta come può, ma non ha ancora la brillantezza necessaria per rimanere con i migliori. Voto: 5
Michele Scarponi: tutti i corridori hanno fatto i conti con la durezza della salita salendo a non più di 70 pedalate al minuto. Scarpa invece non ha superato le 30 pedalate al minuto, grazie ad un rapporto che solo lui può pensare di usare in salita. Voto: 4
Michal Kwiatkowski: si piazza davanti al gruppo e prende lo strappo finale ad una velocità supersonica. Grande condizione per Kwiato. Voto: 6
Gianluca Brambilla: un’annata da protagonista per il Veneto. La decima posizione di oggi può dar morale per le prossime tappe. Voto: 6
@carloberry