Mettete due innovatori dello sport come Bode Miller e Lance Armstrong ad un tavolo e avrete il dialogo sportivo più bello di sempre, una di quelle cose che non si trovano sulla Gazzetta dello Sport. Entrambi sono stati protagonisti di azioni memorabili nei loro sport, chi più nel bene e chi nel male, ma è un dato di fatto che questi due atleti hanno influenzato gli sportivi del nuovo millennio. Anzi, sono stati proprio loro a creare la base dello sport moderno, quello che pratichiamo ogni giorno. All’avanguardia nel modo di concepire il movimento del corpo durante lo sforzo, negli allenamenti, nella visione del mondo sportivo, nel modo di intendere il mezzo tecnico e nella psicologia sportiva. Ogni tanto bisognerebbe andare oltre lo schermo, darsi del tempo per leggere ed ascoltare interviste e racconti che provengono direttamente dai propri idoli, piuttosto che affidarsi all’opinione di massa e alle descrizioni che ci vengono date dai media. Se atleti di questo genere ci danno la possibilità di approfondire la materia “Sport” perché allora non lo facciamo? Sono rimasto sorpreso nel vedere le visualizzazioni su Youtube ancora ferme sotto quota 20.000. Se vi ritenete sportivi e amanti della vostra disciplina sarebbe meglio mettersi le cuffie e guadagnare un’ora della propria esistenza ascoltando queste parole.
Ebbene questo dialogo è una perla per tutti noi amanti dello sport. Qui si parla a viso aperto di azioni, doping, di relazioni fra sportivi, di conoscenza del proprio stato fisico e psicologico nell’attività sportiva. Qui potete raccogliere pillole che saranno più utili di molti allenamenti che state facendo. Riportiamo e analizziamo di seguito alcuni passaggi di questo discorso, ma se il vostro inglese è decente è consigliato l’ascolto integrale.
Il primo incontro – Lance parte subito “full gas” raccontando di come i due siano venuti in contatto già negli anni passati. Bode in un’intervista a Rolling Stones già nel 2006 accusò diversi campioni di baseball, football americano e ciclismo, fra cui Armstrong. “Right now, if you want to cheat, you can.” Dopo aver letto quell’intervista Lance chiamò infuriato la Nike per chiedere chi fosse questa persona: “Screw this guy!”. Qualche anno dopo, in un ristorante di Austin, Lance ricevette al suo tavolo un bicchiere di vino e sorpreso chiese al cameriere il motivo. Il cameriere indicò al bancone una persona: Bode Miller. Oggi Lance confessa che si sarebbe meritato quel bicchiere di vino, ma in testa.
Doping – Guardatevi questo estratto, dal minuto 4:40 fino al minuto 9:00. Ora, la storia di Lance la conosciamo tutti, distorta o vera che sia. Poi c’è Bode Miller, uno che non ha mai avuto problemi con la Wada ma che in passato ha dato una sua visione su alcuni limiti. Nel 2005 lo sciatore più forte dell’epoca moderna disse queste parole sul tema doping: “Sono sorpreso che sia illegale perché nel nostro sport avrebbe rischi davvero minimi legati alla salute e renderebbe le cose più sicure agli atleti, perché ci sarebbe meno possibilità di incorrere in errori nelle parti finali dei tracciati e di ammazzarsi”. Questo non sembra essere più il suo pensiero, o almeno non nella totalità, ma Bode Miller nel video dice cose davvero interessanti. Pensieri fuori dagli schemi che eliminano le barriere fra ciò che è definito legale e illegale, corretto e scorretto. Sottolinea che la fairness non è un buon criterio per decidere cosa è giusto o cosa è sbagliato. Ascoltate bene questa sezione e non cadete nella trappola dei commenti provinciali.
Attrezzatura – Forse il momento più interessante del video. Miller descrive lo sci come uno sport “super duper equipment dependent”.
– “Prendete uno dei miei sci da Coppa del Mondo, uno sci molto divertente ed esaltante, poi provate a fare un tuning come nei noleggi e vedrete che diventerà insciabile.”
– “Qui ad Aspen ci sono persone che sciano centinaia di giorni e dicono: ” Oh è meraviglioso”. Poi guardo la loro attrezzatura e mi chiedo come possa essere divertente una cosa del genere. Se avessi avuto la loro attrezzatura avrei abbandonato subito”. Ora però, se il vostro allenatore storce il naso ad ogni traverso che fate, non date la colpa al materiale.
Lance prova a fare un paragone parallelo con il ciclismo, dicendo che non bisogna pensare al telaio, ma bisogna concentrarsi sui componenti, le ruote, il gruppo e soprattutto il bike fitting. “Se dovessi noleggiare una bici, la odierei. Fa schifo”.
Paura e sicurezza – “Prima di una gara c’è sempre paura” dice Miller, mentre Lance ricorda alcuni episodi dopo le discese sulle Alpi: “Dopo le discese, quando trovavo qualche corridore che parlava in inglese gli chiedevo “Eri spaventato?”. Quando mi rispondevano con un si mi tranquillizzavo per non esser stato l’unico ad aver avuto paura”.
– “Come fai a prendere lo sci, uno sport basato sul rischio, e renderlo sicuro?”
Percentuali – “Ho vinto meno del 10% delle gare a cui ho partecipato, ed è un gran numero”. Bode conferma con questo dato la natura dello sci alpino: uno sport abbastanza umiliante.
Lindsey Vonn – “Su una pista facile come Copper Mountain potrebbe battere qualche giovane che utilizza degli sci orribili. Lindsey ha un po’ dei miei sci che sono i più veloci al mondo.”
Cavalli: mamma mia Bode Miller, che personaggio. Ora sta portando la sua intelligenza sopraffina nel mondo dell’ippica. Ascoltatevi questa parte finale e capirete che l’intensità fa la differenza, nello sport, nel mondo del lavoro, durante la colazione, nella musica, nella scuola. L’intensità è ciò che ti rende più forte.
Qui potete vedere il dialogo.