I Watt di Stefano Cecchini all’Ötztaler 2025

È passata quasi una settimana dal grande risultato di Stefano Cecchini all’Ötztaler 2025. Un’impresa sognata per tutta l’estate, sfiorata fino all’ultimo centimetro dei 2474 metri del Passo del Rombo, un luogo che cambia per sempre qualsiasi corridore che raggiunge la sua cima. Stefano Cecchini domenica l’ha combinata grossa, chiudendo al quinto posto assoluto la Granfondo più importante del pianeta. Un quinto posto che lascia l’amaro in bocca, dopo una scalata folle sul gigante della Val Passiria che lo ha portato ad assaporare l’impresa. In cima al Rombo il nativo di Lucca è riuscito ad arrivare a soli 25″ dal vincitore Daniel Federspiel, scattato in prossimità dello Swatt Corner sul Passo Giovo. ” La mia miglior prestazione di sempre” ci ha confessato “Cecco”, nonostante le quarantasette primavere, la prova vivente di quanto i limiti dell’endurance di ogni atleta possano essere scoperti solamente perseverando nel processo. Ma andiamo a vedere i suoi numeri: domenica alla partenza di Sölden il peso di Stefano era di 57,5Kg, un fantasma vestito di bianco.

La granata bronze piena di Maurten consegnata a Cecco allo Swatt Corner

La prima ascesa, Kühtai, l’ha affrontata in 39’40” a 293 watt medi. Solo un assaggio, il Brennero non l’abbiamo nemmeno preso in considerazione, non è infatti catalogabile come ascesa per gente come Stefano. Sul Giovo sono iniziate le danze. Davanti, i fuggitivi sono arrivati allo Swatt Corner con tre minuti di vantaggio, ma questo svantaggio non l’ha fatto innervosire, scalandolo in 47’45” a 315 Watt medi. Sul Rombo è uscita la sua vera natura di fondista, di chi porta tutti a scuola dopo sei ore e cinque mila Kilojolue. 1 ora 27′ 10″ a 302 Watt medi. Gli ultimi 25′ da salita addirittura a 328 Watt fino a spingere il suo fisico al limite. 6 ore e 52′ finali che lo hanno issato al quinto posto, in una giornata da ricordare per sempre. La condotta di gara è stata da vero metronomo, di chi ha una profonda conoscenza di se stesso. Impressionanti infatti sono la media dei suoi Watt sulle quattro ascese di giornata. Sull’ultima, la più ardua, ovvero il Rombo, Stefano ha raggiunto la potenza media più alta nonostante la lunghezza di quasi un’ora e mezza di sforzo.

Complimenti a Cecchini per questa prestazione, sono giornate come queste a portare migliaia di amatori a credere sempre più in questo fantastico sport.

One Response

  1. iamanus says:

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