È tempo di classiche e allo stesso tempo è dunque tempo di wattaggi e picchi di potenza impressionanti. Grazie a Strava e a Michal Kwiatkowski possiamo sapere quanta energia e quanti watt servono per vincere la Classicissima di Primavera. 297 km totali coperti in 7 ore e 25 minuti, ad una velocità media di 40,1 km/h. Ma analizziamo il momento decisivo della corsa.
Dopo le accelerazioni dietro a Peter Sagan sul Poggio, il KOM ha accompagnato solo in 5 minuti e 47 secondi a 37 km/h di media, 180 battiti al minuto e spingendo 536 watt medi. Nella prima metà della salita Kwiato ha fatto segnare circa 400 watt medi, mentre per cercare di recuperare le arate del campione del mondo ha raggiunto picchi di quasi 1.000 watt e ha pedalato la parte finale della salita a 600 watt medi.
In discesa per tre minuti e 36 secondi Kwiato ha avuto poco respiro, come si può vedere dai suoi dati: 280 watt medi e una frequenza cardiaca media di 178 battiti al minuto. I Pro non respirano mai.
Nella volata finale invece Kwiato ha spinto 800 watt medi per 20″, con due picchi importanti sopra i 1.200 watt. Sprigionare queste quantità di watt al momento giusto è stato decisivo per Michal Kwiatkowski. La Milano-Sanremo si vince si con l’astuzia, ma anche con wattaggi da manicomio.
Un giorno sarebbe bello analizzare i dati dell’SRM di Peter Sagan, sempre che il suo potenziometro abbia retto l’urto.