Una giornata eroica fin dal mattino, dove le temperature inizialmente proibitive hanno accompagnato le mille coppie nei 23 Km che li hanno portati dalla partenza di Listolade fino ai Piani di Pezzè. La Transcivetta non delude mai, è la corsa in montagna più affascinante che abbiamo visto finora grazie ai suoi panorami mozzafiato, montagne stupende e quell’ arrivo erboso che ogni anno accoglie coppie e spettatori ad incorniciare tutto. Questa volta è stata un’ edizione che non dimenticheremo mai, vuoi per l’ idea alternativa venuta a Mirco Romanin alcuni mesi fa di correre con il nome Team Solowattaggio, vuoi per l’entusiasmo di runners, bambini e spettatori nell’indossare una canotta Swatt, oppure un pantaloncino running.
La nostra mattinata è iniziata con un saluto in partenza alle nostre due coppie: Romanin-Hofer e Wierer-Vittozzi due coppie da far invidia a tutti quanti, “Mirco sei un genio”! Grande serenità per entrambe le squadre e tanta voglia di far bene. Il Cronometro è scattato alle ore 09.00 quando eravamo già diretti in macchina verso il traguardo per allestire il nostro gazebo SWATT CLUB, nella finish area grande organizzazione, tanto volontariato e tanta passione verso questa corsa monumentale. La tensione è cominciata a salire non appena lo speaker ha iniziato a divulgare gli intertempi sulle prime asperità di giornata, Romanin-Hofer alla grande, Wierer e Vittozzi più attardate ma comunque ancora in gioco. Reciprocità perfetta per la coppia maschile, con Romanin a dirigere l’azione, un vero allenatore in gara per il suo compagno nel dirgli ogni dettaglio del percorso. La certezza di farcela tra gli uomini è arrivata non appena ci hanno comunicato la prima piazza al Rifugio Tissi, ed in quel momento sono iniziati i nostri progetti per accogliere al meglio la coppia. Wierer -Vittozzi salde in seconda posizione hanno invece lasciato inalterata la tensione del padre della Vittozzi, fuori soglia fin dal mattino nell’ aspettare la figlia.
Occhi puntati allora verso gli ultimi metri, con il cronometro a credere nel record della gara, mentre la platea in fermento ha iniziato ad agitarsi non appena Mirco Romanin è spuntato dal nulla. Eccolo davanti a tutti con il suo carisma, precedendo Lukas di una trentina di metri, quasi a spronarlo nonostante le vesciche dell’ altoatesino desiderassero ben altro. Ci prepariamo a consegnare la bandiera al duo, ma ecco spuntare Spada e Follador, vogliono la vittoria al fotofinish ed i nostri piani si complicano, bisogna fare tutto al limite. A trenta metri dal traguardo Mirco si illumina in volto, è fatta, Lukas rinviene, i due si abbracciano mentre Spada e Follador vedono i loro sogni infranti. Tagliano il traguardo con la bandiera Swatt, è un trionfo. Mirco è un fiume in piena: ” al Tissi volavamo, wattaggi pazzeschi, sapevamo il record fosse fattibile, ma allo stesso tempo nei restanti 4o’ di gara sarebbe stata dura, non essendo puri discesisti e non conoscendo al meglio le scorciatoie. Poi ecco che sono arrivate le vesciche a Lukas, un principio di crampo per me al polpaccio ed il record è così svanito. Complimenti a Spada e Follador, bel duello. “. Lukas invece si lascia al suo fare bavarese, firmando autografi in una maniera tale da trasmettere watt ed entusiasmo ai bambini solamente con un pennarello in mano. Che uomo, che bel modo di porsi al pubblico.
Mancano le nostre due donne, sempre seconde, con le sorelle Scardoni salde al comando. Da segnalare l’outfit della coppia scaligera, una vera lezione di stile alle avversarie. Le veronesi arrivano, mentre aspettiamo qualche minuto ecco la coppia Wierer-Vittozzi affacciarsi nello schuss finale. Il padre della Vittozzi ritorna a bassi regimi, la figlia da vera ragioniera ha portato a casa una bella gara senza grossi rischi. Nel pomeriggio Solowattaggio domina la scena, è un vero sciame che si diffonde velocemente. Le premiazioni incoronano tutti, dal primo all’ultimo. L’edizione 2016 è già nei libri di storia, ora è tempo di rimettersi a lavorare nuovamente per riscrivere il record già dal prossimo anno. Sarà questa la motivazione per dare tutto in questi 364 giorni che ci separano dalla prossima edizione.
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