GPI: Il pagellone della settimana a Sarentino

Una settimana turbolenta a Sarentino, dove lo storico centro della velocità altoatesino ha ospitato quattro gare, due discese, una combinata ed un superg. Svizzeri protagonisti e uomini da battere in tutte le gare, dove la loro classica fluidità è sembrata quasi irraggiungibile per tutti e dove i nostri si sono difesi con il taglio all’italiana. Protagonista in negativo è stato il programma delle gare, con la scelta di disputare le competizioni tra donne e uomini nello stesso giorno. Questa scelta ha creato panico, interruzioni e giornate di gara lunghissime a causa delle cadute su un salto continuamente al centro dell’attenzione. Tutto ciò ha letteralmente mandato all’aria il programma d’alimentazione pre gara dei concorrenti, rimasti senza Pump Xpression del nostro partner HM Selection sul più bello, dopo aver assunto la dose raccomandata troppo presto. Livello molto alto e poi il classico favoloso provincialismo dei nostri giovani, preoccupati più dei punti Gran Prix che dal distacco cronometrico, ma andiamo al pagellone:

Davide Cazzaniga: linee al limite, spinta continua e ignoranza al massimo. Sembra essere la sua stagione, forse quella del definitivo approdo in squadra nazionale. Sfortunato oggi nel superg a causa di un episodio negativo quando si stava avviando verso una doppietta. Voto:10

Ralph Weber: non entusiasma nella sciata, i nostri discesisti hanno messo più volte in discussione la sua imbattibilità degli scorsi anni. Vittoria risicata nel superg odierno grazie a tutti i suoi Watt. Voto:9

Emanuele Buzzi: da Sankt Moritz a Sarentino, in cerca di punti preziosissimi. Grande sciata per “lele” apparso nuovamente sui suoi livelli. Se in casa FISI fossero stati più tempestivi nelle scelte, lo avremmo visto domani su Eurosport con il commento del nostro seguace Matteo Marsaglia, sul Freie Fall però, in cerca di metalli pesanti. Voto:8

Matteo De Vettori: grande continuità di rendimento per il “Deve”, apparso in grande fiducia dopo le belle prestazioni in CE. Ora cercherà il posto fisso in discesa proprio tra due settimane a Sarentino in occasione delle finali. Voto: 8

Franz Heinzer: se ci fosse stata la gara degli allenatori avrebbe vinto con distacco. Ha osservato quattro giorni  i suoi atleti aggrappato in cima ad un larice, come sempre senza berretto anche sotto una fitta nevicata, emanando un carisma ineguagliabile. Voto:8

Danilo Sbardelotto: fino lo scorso anno era l’ombra di Marco Furli, ora dopo il passaggio con le donne dello Sci Club Lecco sembra aver mutato l’approccio alla gara. La sostanza però è sempre la stessa: morbidezza, spinta e aerodinamicità sono i suoi Must. Lo abbiamo visto nuovamente fare da supporto al grande Frick Presazzi, uno spettacolo. Voto:8

Florian Schieder: una garanzia ormai, negli ultimi due anni ha compiuto un salto di qualità pazzesco. Un secondo posto in discesa che ha fatto paura a tutti quanti. Voto:8

Alexander Prast: sta attraversando un momento di grande forma l’altoatesino, apparso fluido e continuo nell’azione. Ha messo in luce l’enorme gap tecnico tra i giovani della squadra nazionale e quelli fuori, candidandosi ad un posto sul podio ai mondiali junior. Voto: 8

Federico Simoni: una vittoria d’orgoglio nel GPI per “gibo” dopo la batosta rimediata a Cortina. Ricorda Battilani nella sciata e Sarentino non poteva che essere la località ideale per riaprire in giochi nel Grand Prix. Voto:7

Nicolò Molteni: non è certo la sua pista preferita, tuttavia il lecchese è riuscito a limitare i danni, grazie anche probabilmente all’arrivo in Val Sarentino dell’olimpionico Danilo Sbardelotto, un maestro della scorrevolezza. Voto:6

Pietro Franceschetti: sale in Val Sarentino per il superg, mettendo in luce una sciata in cui la parola rischio non esiste. Sempre bello rivedere personaggi come Frencio. Voto:6

Federico Tomasoni: una piccola battuta d’arresto per il gigante di Clusone, in cui non è riuscito a raggiungere Molteni in un terreno che sulla carta gli si addiceva molto. Troppa pressione? Voto:5

Pietro Zazzi: il re delle Milf di Bormio non è parso in forma come lo scorso anno. Che siano le mamme bormine la causa di tutti i problemi? Voto:4

Davide Filippi: purtroppo nella discesa di mercoledì, l’alfiere vicentino dello Sci Club Drusciè si è infortunato nell’atterraggio dopo un salto protagonista di continue limature. Nella prossima stagione sarà comunque l’uomo da battere nel GPI di velocità. Ti aspettiamo Davide!

Organizzazione: settimana nera per gli organizzatori, condannati sia dalla nuova pista che dagli episodi. Da mesi saliva l’attesa per il nuovo percorso di gara, sono però bastati dieci minuti di ricognizione per rimpiangere le curve e i dossi della “vecchia” pista, vera protagonista nel riscaldamento, dove i concorrenti hanno potuto esibirsi in salti proibitivi e video estremi. L’errore più grande è stato però disputare le gare con maschi e donne nello stesso giorno, con le donne partenti con i numeri più alti a subire la pressione dei senatori, indispettiti dalle continue interruzioni a causa delle cadute. Se la presidente della Camera dei Deputati Laura Boldrini avesse sentito gli insulti e le maledizioni, li avrebbe denunciati per crimini contro l’umanità. Oggi invece sono emerse tutte le carenze a livello logistico, dove ci sono voluti molti minuti in diverse occasioni per sistemare i pali caduti dopo i passaggi degli atleti. A compromettere la sua prestazione è stato Davide Cazzaniga, ritrovatosi con due pali a terra sulla sua linea e costretto a disputare nuovamente la run dopo 20 numeri. Voto:2

 

 

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