Giovani slalomisti italiani: ormai ci siamo.

Altra bella prestazione quest’oggi in Coppa Europa per i giovani slalomisti italiani, con Tommy Sala decimo e Fabian Bacher undicesimo, a dimostrazione di un ottimo stato di forma che continua da inizio stagione. Per Tommy si tratta di un’altra top10, dopo un lungo periodo di stop dovuto ad un problema al ginocchio che non gli ha permesso di arrivare al massimo della condizione ai mondiali junior di Sochi, evento in cui era in lizza per almeno una medaglia. Un altro piazzamento dunque che dimostra per l’ennesima volta l’indiscusso valore di questo atleta classe ’95, che già dal prossimo anno siamo sicuri che potrà stare tranquillamente nei migliori 30 del massimo circuito.

Tommaso Sala in allenamento

Tommaso Sala in allenamento

Per il forestale classe ’93 si è trattato invece della miglior prestazione in carriera in Coppa Europa, arrivato dopo un’ottima qualifica con il pettorale 51 e con una strepitosa seconda manche conclusa con il secondo tempo dietro solo a Riccardo Tonetti. Un altro risultato a dimostrazione che il suo posto in squadra è assolutamente meritato, per una volta la FISI ha fatto bene a credere in un atleta di talento fermato da numerosi infortuni che però al momento è in grado di poter mettere il naso stabilmente in Coppa del Mondo.

Fabian Bacher in azione al Passo Monte Croce

Fabian Bacher in azione al Passo Monte Croce

Analizzati questi due atleti non vanno dimenticati gli altri giovani slalomisti pronti al definitivo salto di qualità che non hanno concluso la prova quest’oggi, partendo da Federico Liberatore, di cui abbiamo parlato in lungo e in largo durante tutta la stagione e che può vantare un invidiabile punteggio FIS di 9,60 punti; passando poi per Simon Maurberger  che sta dimostrando che su di lui si può puntare anche sui pali stretti e non solo in gigante, fino ad arrivare a Davide Davilla, Giordano Ronci e Hans Vaccari, il primo già protagonista alle FIS nonostante il problema di inizio stagione, il secondo in netta ripresa dopo una stagione opaca e il terzo già capace di prendere i 30 a Pozza nonostante il pettorale 81.

Un vivaio ottimale su cui bisogna puntare insomma, con atleti che hanno già assaggiato la Coppa del Mondo, e non come lisciatori lì per caso come direbbe la solita vecchia conoscenza, ma con la voglia di fare esperienza e di mettere il naso fra i grandi, visto che tolti Kristoffersen e Schwarz ai vertici mondiali sono arrivati più atleti over25 (come Stehle e Digruber ndr) e non dei giovanissimi ventenni. Speriamo che in vista del prossimo anno venga creato un progetto ottimale per questa squadra di belle speranze.

@mich_garbin

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