“Muti e religioso silenzio”. È così che si assiste al primo concorrente della gara più attesa della stagione. Non accade come nelle altre gare, dove c’è la pausa farine 00: Kitzbuhel ti prende una settimana prima e non c’è il tempo di distrarsi. I minuti seguenti invece sono colmi di sentenze, gioie, disperazione ed urla. Il sabato di Kitzbuhel serve per farvi ricordare cosa sia lo sci; il sabato di Kitzbuhel serve per farvi venire i brividi. Ecco il pagellone dell’Hahnenkamm Rennen 2017.
Dominik Paris: in posizione sulla Mausefalle, roba da matti, roba da Paris. Si è capito che sarebbe stata una faccenda tra lui e Franz, quando a pochi minuti dal via il carinziano era impegnato a lanciare badilate di neve sugli scarponi di Domme. Seconda Hahnenkamm Rennen in bacheca per il discesista più talentuoso d’Italia. Dopo la sua prova Bernie Ecclestone gli ha dato la mano ed è ritornato allo Stanglwirt perchè con una discesa così c’era poco da fare per tutti gli altri. Oggi ha fatto godere migliaia di tifosi che hanno assistito a questo spettacolo nei bar dello stivale italiano. Il prossimo anno vi porteremo sul traguardo della gara più bella del mondo. Voto: 10
Peter Fill: ci stavamo gustando una doppietta epica, ma i nostri cugini ci hanno rovinato la festa. Sarebbe bastato qualche decimo in meno per scrivere la storia dello sci italiano. Voto: 7
Johan Clarey: i francesi sono un gruppo pazzesco. In ricognizione sono sempre insieme pronti per supportarsi a vicenda e per confrontarsi su linee e idee tecniche, mentre nel pre-gara fanno “comunella” prima di uscire dal cancelletto. L’Italia si è presa il premio più importante, ma i transalpini hanno mostrato a tutto il mondo la loro forza: il gruppo. Voto: 9
Valentin Giroud-Moine: fisico all Beat Feuz e piedi delicati. Questo risultato è frutto di un grande lavoro della federazione francese iniziato anni fa, quando presero i migliori discesisti giovani inserendoli gradualmente nel massimo circuito senza pressioni. Per Valentin ora sono previste notti insonni nelle prossime settimane. Voto: 10
Beat Feuz: oggi era l’uomo da battere. Che talento, che facilità, che piedi. Fa velocità dove gli altri si accontentano, anche grazie alla sua forte fascia addominale. La medaglia d’oro di St.Moritz è già stata assegnata. Voto: 9
Hannes Reichelt: oggi ha perso lui, gettando al vento un primo posto scritto nei libri di storia. Prima le solite curve da maestro, poi un errore non da lui lo ha messo fuori dai giochi. Una giornata nera per l’Austria con Niki Lauda e Bernie Ecclestone visibilmente annoiati ad abbandonare anzitempo la Vip Area. Voto:6
Max Franz: ha passato il pre-gara a giocare con il badile per coprire gli scarponi di Paris con la neve. La sua avventura finisce dopo 10 secondi di gara a causa di un attacco saltato. Non sappiamo dirvi che tempo avrebbe fatto segnare, ma di sicuro avrebbe spaccato ogni singolo palo con arroganza e ignoranza. Voto: 4
Christoff Innerhofer: peccato perché Inner è in fiducia. Prima della stradina appoggia gli sci sulle reti facendo un numero alla Miller. Però Bode in quel frangente riuscì a fare velocità anche sulla plastica. Voto: 7
Matthias Mayer: compitino per Mothl. Tutta l’Austria stava aspettando la luce verde, ma così non è stato. Giornata nera, ma dopo la serata di ieri non ci si poteva aspettare di più. Voto: 4
Kjetil Jansrud: giornata da dimenticare per il norvegese. Tanti errori e poche curve veloci. Voto: 4
Klaus Kroell: caviglia aperta e lunghe slidate in ogni curva. Molti spettatori non sono riusciti a vederlo a causa delle nubi nevoso che ha creato durante la sua prova. Una discesa fatta di carisma ed esperienza. Voto: 6
Carlo Janka: i tempi di Carlo Magno sono lontani, ma la sua sciata ci fa sempre brillare gli occhi. Voto: 7
Erik Guay: il canadese sente odore di medaglie. Voto: 7