gareggiare in australia

Sentite i 30 gradi? Sentite l’odore della salsedine e il suono delle onde? Molti di voi in questo periodo sono in vacanza, con i piedi nella sabbia e la pancia sotto i raggi del sole, mentre alcuni ragazzi più fortunati di voi si stanno preparando per iniziare la stagione sciistica. In estate? Si, in estate, che però nel Down Under fra Australia e Nuova Zelanda è inverno. Questa trasferta intercontinentale sta diventando sempre più importante per quegli sciatori con ottimi punti FIS che vogliono migliorare fin da subito il loro ranking mondiale. Ma fortunatamente laggiù non si trovano solo punti FIS e gare, anzi. Le esperienze e le persone che si incontrano in queste due nazioni oceaniche vi rimarranno nel cuore per sempre. Ecco cosa si trova quando si gareggia nel Down Under.

POPOLO
Aussie
: che popolazione. Sono gentili, nella maggior parte dei casi spostati di mente, e anche alle 5 di mattina ti rivolgono un “How you doing?” con un sorriso stellare. L’anda australiana è lontana anni luce da quella degli italiani e degli europei, ma ciò non significa che sia difficile abituarsi ai loro ritmi. Anzi, “No worries”.
Kiwi: troverete più pecore cha persone. In ogni caso i kiwis sono un po’ più chiusi e riservati degli australiani, ma nel complesso trattano bene chiunque. Ma non provate a fare sorpassi in auto dove la legge lo vieta: il dito medio può accompagnare solo.

GARE
Australia: le gare dipendono molto dalle condizioni climatiche. Potreste fare la prima manche al sole, senza un filo di vento, con un manto nevoso impeccabile, e poi partire nella seconda manche in una tormenta, nelle buche e con le porte abbassate dal vento. Non preoccupatevi, ormai è la norma anche in Europa. (cliccate qui per un reperto video della spedizione italiana nel 2015).
Nuova Zelanda: il livello di queste gare ormai è molto alto data la partecipazione di molti atleti di Coppa Europa e Coppa del Mondo, così come nelle settimane di gare precedenti in Australia. Troverete atleti davvero fenomenali che già ad Agosto vi riempiranno lo zaino di secondi. (Qui il video della pista di Coronet Peak).

POST-GARA
Aussies: le grigliate! In Australia, per la precisione a Thredbo, dopo aver concluso la gara l’organizzazione accende la griglia per tutti i concorrenti e gli allenatori. Il paradiso.
Kiwis: purtroppo niente grigliate.

LINGUA: lo slang australiano è più difficile del cinese. I primi due giorni vi sembrerà un’altra lingua rispetto all’inglese che avete imparato a scuola. Ma poi vi abituerete e il loro accento inizierà a piacervi. In Australia quando strisciate la mano sulla neve durante le vostre carvate un “knuckle dragging like a mofo” vi accompagna.

CIBO
Australia: si dice che l’Australia abbia una delle migliori coffee culture del pianeta. Non posso dirvi se sia vero, ma posso dirvi che un chunky beef pie post-allenamento alle 10 di mattina è una bomba. (Chunky beef pie: un tortino ripieno di spezzatino di manzo).
Nuova Zelanda:42 Shotover St, Queenstown 9300. Segnatevi questo indirizzo, il vostro stomaco apprezzerà. Dopo una gara andata male non potete non fermarvi da Fergburger.

NEVE
Australia: passare dalle facili nevi dei ghiacciai europei a quelle saponose australiane non è assolutamente facile. Meglio fare tre/quattro giorni di adattamento prima di aprire il cancelletto per una gara. Potreste ricevere brutte sorprese.
Nuova Zelanda: a Coronet Peak solitamente i terreni di gara vengono barrati e anche per gli allenamenti avrete piste davvero ben preparate. Attenzione però, il saldo del vostro conto corrente potrebbe diventare rosso dopo due/tre giorni di allenamento.

MUSICA
Australia: le radio indie e alternative sono di alto livello, mentre non è difficile imbattersi in pezzi di elettronica che in Italia verrebbero trasmessi solo alle 3 di notte. Mentre da noi impazza Rovazzi, gli aussies continuano a venerare band come Tame Impala e Tamper Trap. Ma in fondo sono ancor più tamarri di noi italiani, nonostante sia il paese degli AC/DC.

PAESAGGI
Australia: ci vorrebbero mesi interi per girare tutta questa nazione. “Ma non potevamo essere dei surfisti?!”: questa è la frase che molti atleti europei si fanno durante la permanenza australiana.
Nuova Zelanda: vedrete tutti i paesaggi che avete ammirato ne “Il Signore degli Anelli”. Un posto unico.

 

P.S.: se mai farete una trasferta di questo tipo non fate come me: riportate a casa anche il vostro sci esterno. (Vedere foto).

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