Oggi vogliamo parlarvi di Francesco Avesani, uno degli sciatori veneti più talentuosi dell’ultimo decennio, che si è appena laureato in Scienze Motorie alla facoltà di Verona con una tesi sulla contrazione muscolare eccentrica collegata all’attività dello sci alpino.
Atleta fino al 2012, Checco era capace di andare forte in tutte le discipline, facendo il classico “compitino” in tutte le gare a cui partecipava, compitino che gli permetteva sì di rimanere sempre stabile sui suoi standard, ma che non gli ha mai dato la possibilità di fare quel salto di qualità alla sua portata che gli avrebbe portato sicuramente più soddisfazioni.
L’unica volta che è riuscito ad uscire un po’ dai suoi schemi è stato nella FIS junior di Pozza di Fassa del gennaio 2010, dove con una spavalderia che non era riuscito a mettere in pista prima di allora è riuscito a vincere la gara davanti ad un certo Luca de Aliprandini, firmando il miglior tempo in entrambe le manche e stampando uno strepitoso punteggio di 34 punti, che all’epoca al terzo anno era davvero notevole. Purtroppo però Checco non è riuscito a sfruttare quel risultato come rampa di lancio e si è ritrovato a navigare nel solito sistema italiano per i successivi due anni, fino al sofferto abbandono dell’attività agonistica avvenuto nell’aprile 2012.
Da lì Checco ha deciso di dedicarsi completamente agli studi, conclusi con successo lo scorso 21 marzo, e all’attività di maestro e allenatore di sci, prima con lo sci club Edelweiss di Verona fino ad approdare quest’anno all’Agonistica Valbelluna, dove gestisce il gruppo dei giovani insieme a Carlo Ceccato, giovani a cui sta cercando di trasmettere tutta la sua esperienza da ex atleta e la sua enorme passione.
Infine va ricordato che la laurea non è stata l’unica grande gioia per lui in questa annata: Checco infatti è diventato papà a Dicembre di una bellissima bambina di nome Edda, che a detta del padre sta crescendo bene e a vista d’occhio. Facciamo quindi a questo personaggio, che di watt ne ha spinti veramente tanti, un enorme in bocca al lupo per tutto quanto, grande “dottore”!
@mich_garbin