Esiste un luogo per migliore per annunciare il ritiro? Quando Peter Fill vinse quella discesa pazzesca nel 2015 scrivemmo che avrebbe dovuto prendere il microfono alle premiazioni e ritirarsi davanti a 60.000 persone in delirio per quell’edizione assurda. Stamane, dopo due serate piene di eventi mondani l’icona norvegese degli ultimi dieci anni Aksel Svindal ha sorpreso tutti: ” mi ritiro dopo Mondiali”. Meno di un anno fa vinceva l’oro alle Olimpiadi, oggi il grande annuncio nella città del grande sci. Il superg di chiusura si è così aperto tra lo stupore con il bavarese Josef Ferstl ad aprire per primo il cancelletto. Una discesa per prepararsi allo spettacolo del dopo pranzo, tanto che la sua prova rivelatasi poi vincente è passata quasi inosservata.
Con i primi concorrenti emergono tutte le insidie, in un tracciato meno spettacolare rispetto agli scorsi anni, ma dove nessuno è riuscito ad arrivare al traguardo senza errori. Piccoli errori che hanno fatto sfumare il sogno di una doppietta a Dominik Paris, immenso terzo, Kriechmair impazzito anche oggi ai piedi del podio, Christof Innerhofer e la sorpresa Clarey in seconda posizione. Marsaglia dimostra ancora tutta la sua qualità, Casse crede in sè stesso ma compromette una prova spaziale dopo la prima parte di gara. Una settimana in cui si è visto tanto ricambio tra i velocisti, come cinque anni fa tra tanti assenti e ritiri. Non si erano mai visti atleti mai entrati nei trenta partire così avanti, prepariamoci ad una nuova stagione piena di volti nuovi. Ci vediamo martedì sera per l’ultima cena di Schladming, in una notte in cui vedremo l’apice dello slalom sotto i riflettori della Planai prima di darci appuntamento al Fire & Ice di Solden. Andiamo al pagellone:
Josef Ferstl: quando è sceso l’intero pubblico dell’Hannenkamm stava bevendo un caffè americano dopo aver pranzato. Pulito, preciso e senza inventarsi nulla. I bavaresi a Kitz si sentono sempre a casa, ed ora? Non servirà una nuova gondola, aggiungerà il suo nome accanto a quello del padre Sepp. Voto:10
Johan Clarey: la mina vagante. a otto centesimi dal paradiso. Voto:9
Dominik Paris: un’entrata troppo arrogante lo tradisce alle porte del Larchenschuss ma Domme è un martello, continua a spingere il suo esterno fino al terzo posto. Che stagione, ed ora mente sui Mondiali di Are. Voto:8
Vincent Kriechmair: prima di partire la regia austriaca lascia spazio ad Arnold Schwarzenegger, quasi una benedizione di Watt. L’austriaco è come al solito fermo sui suoi appoggi, una macchina. Svanisce tutto sulla traversa finale dopo essersi messo in posizione dove avrebbe dovuto invece investire in una linea più conservativa. Continua a regalare spettacolo! Voto:8
Matthias Mayer: non è il Mayer degli ultimi anni, un pò involuto tecnicamente. Quando apre in cancelletto però è sempre uno spettacolo. Al traguardo Dj Otzi si dispera, ci credeva più di lui. Voto:7
Alexis Pinturault: un premio alla pazzia. Coraggioso nel prendere parte al superg più difficile del Circo Bianco, ricompensato con un fenomenale ottavo posto. Bentornato. Voto:7
Christof Innerhofer: anche lui lascia i sogni di gloria dopo il primo intermedio, ma Inner sta dimostrando una freschezza immensa. Highlander. Voto:7
Matteo Marsaglia: che curve! Finalmente rieccolo con i suoi piedi ai piani alti, dove merita di stare. Gli manca ancora un pò di malizia, ma bisogna crederci. Voto:7
Mattia Casse: in Tirolo ritrova sempre la fiducia. Sbaglia, ma poi è più veloce di Ferstl. Dai Mattia, è matura. Voto:7
Alex Prast: sta arrivando. Voto:6