Emanuele Buzzi, probabilmente il talento più cristallino della nostra velocità in ottica futura, le sue doti tecniche sono merce rara, e la sua costanza non si riscontra facilmente nel panorama mondiale. Abbbiamo contattato Lele nel pomeriggio, mentre era alle prese con una piatto di pasta ricco di glutine, dopo essere rientrato a casa dall’ America nella notte, in seguito ad un esodo durato giorni. Lo sciopero dei piloti Lufthansa ha complicato il ritorno in Europa della nostra squadra: “è stata dura” ha esordito Lele, “a causa dello sciopero Lufthansa, abbiamo viaggiato in treno da Francoforte fino a Dusseldorf, per poi prendere un aereo verso Linate”. Fuori programma a cui gli sciatori sono oramai abituati, sollevare con una girata sacche piene di sci, valigie colme di vestiario e corse fuorisoglia per prendere l’aereo in tempo, sono diventate consuetudini.
Dalla prossima settimana però la stagione della velocità scatterà dalla Francia, dove in Val d’Isere vedremo finalmente al teleschermo la disciplina madre che attendiamo da mesi. ” Domenica ripartiremo, scieremo lunedi in una località vicina a Val d’Isere e mercoledi avrà luogo la prima prova. Recuperermo lì una gara annullata in America, l’altra invece a Garmisch Partenkirchen. Ho già corso due volte in Coppa Europa su quella pista, facile per i contenuti tecnici, difficile sarà però essere competitivi”. Sugli obbiettivi stagionali è stato molto diretto: “assolutamente nei 30 fin da subito, sarà quello il mio obbiettivo, visto il numero di partenza a ridosso dei primi 30 al mondo in entrambe le discipline veloci”.
Abbiamo poi parlato della sua estate, sciistica e atletica, dove si ritiene molto soddisfatto del lavoro svolto. “Ho trascorso una buona estate, sia sugli sci, che atleticamente. In Cile abbiamo svolto un ottimo allenamento, c’era poca neve, ma durissima. Ho fatto fatica all’inizio, ho provato diversi assetti sullo sci, ma non stavo sciando bene. Col tempo sono migliorato, soprattutto in gigante, dove ero vicino a Paris, nettamente il più forte di tutti tra le porte larghe. Anche in superg ho poi trovato ottimi riscontri, in discesa invece devo ancora lavorare”. Sullo stato di salute della squadra azzurra, possiamo essere fiduciosi: “Marsaglia in superg stava sciando veramente forte prima di farsi male, Fill a giri è molto competitivo, ma generalmente in allenamento tende a nascondersi. Innerhofer e Paris stanno bene, soprattutto Domme; è competitivo su ogni terreno ed in ogni condizione, lo vedo molto bene. Attenzione inoltre agli sloveni, Kline andava molto forte in sudamerica, Theaux e Roger sono molto in forma. In casa Austria Joachim Puchner è molto veloce assieme a Klaus Kroell”.
L’allenamento atletico sembra essere andato al meglio, senza alcun intoppo: “ho proseguito sempre assieme al mio preparatore Luigino Sepulcri a Udine. Abbiamo aumentato notevolmente i carichi d’allenamento, svolgendo lavori in palestra di due minuti e mezzo per migliorare ancora la resistenza. Aerobicamente ho fatto molta corsa, oltre ai lavori alternativi con la cariola. Sto bene, vedremo il giudizio del cronometro”.
Abbiamo atteso mesi, abbiamo fantasticato, ma ora i Jet mondiali sono pronti ad aprire il cancelletto, Forza Lele!