Il festival del traverso, delle indirizzate, delle case Max. In forse fino all’ultimo si è riusciti a disputare il secondo gigante della stagione, anche se mutilato sotto l’abbondante nevicata che ha messo a dura prova l’organizzazione francese.
A vincere, neanche a dirlo, ci ha pensato Marcel Hirscher, con due manche perfette e sempre in controllo che sono servite a ristabilire le gerarchie dopo il mezzo passo falso di Beaver. Staccato addirittura di 1,18 Henrik Kristoffersen, con Matts Olsson che chiude il podio del mini gigante da 50 secondi a manche. L’Italia ancora stenta, ma un ottimo Riccardo Tonetti ci fa sperare per l’Alta Badia, e un discreto De Aliprandini è sembrato propenso a proseguire la scia dell’anno scorso dopo l’interruzione americana.
Marcel Hirscher: secondo sciatore della storia a toccare quota 60 vittorie, oggi ogni altra parola è superflua. Voto 10
Henrik Kristoffersen: strappa, spinge, crea intensità ad ogni curva, eppure il marziano è ancora lontano. Cosa dovrà inventarsi Henrik per raggiuungere il suo livello tra le porte larghe? Mmm… Sarà dura. Voto 7
Matts Olsson: finalmente il primo podio dopo due anni di nuove sciancrature. La solidità dello svedese quest’oggi ha dato i suoi frutti, mai una sbavatura e sempre con i giusti appoggi. Voto 8
Loic Meillard: Loic ci prova, scia da atleta veterano ed è sempre lì pronto a graffiare. Eppure manca ancora il primo podio. Manca un po’ di fortuna oppure il guizzo vincente? Voto 7
Riccardo Tonetti: se comincia ad andar forte sulle piste che fino ad oggi non gli avevano dato grandi gioie, possiamo aspettarci grandi cose da Tikki. Il podio non è più un miraggio. Voto 8
Manuel Feller: gli allenamenti sulle liane jamaicane non stanno dando i loro frutti, lo skiporner austriaco sembra aver fatto mezzo passo indietro dalla passata stagione. Rimandato a Saalbach. Voto 4
Stefan Luitz: di certo non vogliamo soffermarci sul putiferio che si è scatenato intorno a lui gli ultimi giorni. Diciamo solo che la prestazione del pettorale rosso di giornata purtroppo non può essere commentata. Avremmo voluto vederlo al cancelletto a mente libera, su una pista che gli ha sempre regalato grandi prestazioni. Senza voto
Lucas Braathen: finalmente un millennials nei top30! Qualifica col 60 su una pista proibitiva e seconda manche di ordinaria amministrazione. Segnatevi il nome. Voto 8