Lake Louise, Alberta. Il regno dei cinghiali, il ritorno degli uomini jet. ANche quest’anno la prima discesa della stagione si è giocata sul filo dei centesimi, in una pista dove non è difficile sciare bene, ma fare la differenza è quasi impossibile. L’ha spuntata per soli due centesimi il tedesco Thomas Dressen, che ha beffato il nostro Dominik Paris dopo un ultimo parziale da urlo per soli due centesimi. Terzo posto in comune per i due talenti svizzeri Feuz e Janka, con Matthias Mothl Mayer a mangiarsi le mani giù dal podio per qualche errore di troppo. Ecco la pagella della discesa odierna:
Thomas Dressen: un ritorno che ha dell’incredibile. In quanti sono riusciti a vincere la prima gara di discesa dopo un anno di stop? Solo i grandissimi della disciplina. Una parte finale da manuale, e conoscendo il suo bagaglio tecnico sarà molto pericoloso anche nelle piste più difficili. Chapeau. Voto 10
Dominik Paris: ci abbiamo creduto fino all’ultimo, partire con il pettorale rosso sarebbe stato il massimo. Eppure un ampio di sbavature gli sono costate quei due centesimi di troppo. Eppure Domme c’è, ed è pronto a fare di nuovo il cannibale già a partire da domani. Voto 8
Carlo Janka: personalmente dopo le due vittorie in prova non gli avrei dato un granchè in vista della gara di oggi. Eppure è tornato, è tornato davvero! A tratti a rimembrato il Carlo Magno del 2010, capace di dominare dal gigante alla discesa e su ogni tipo di terreno. Continuando su questo passo tornerà anche il gradino più alto del podio. Voto 10
Beat Feuz: giornata di ordinaria amministrazione dopo un’estate a grigliare costate sui laghi svizzeri. Voto 7
Matthias Mayer: ma che curve ha fatto Mothl? Un’arroganza tale non la si vedeva da Saalbach 2016. Eppure anche oggi ha alternato tratti disumani ad errori di linea che gli hanno compromesso almeno il podio. Rimandato a domani. Voto 6
Alksander Aamodt Kilde: indicato addirittura tra i papabili favoriti per la generale, Alex ha steccato il primo appuntamento nelle sue discipline. Forse troppa foga lo ha portato a commettere troppi errori, da i quali si è salvato grazie ai soliti assorbimenti da 3000 watt. Il capitano Aksel alla sua età non avrebbe buttato all’aria un’occasione così. Voto 5
Emanuele Buzzi: una top20 che vale oro al rientro per Lele, anche se la velocità e i top speed gli danno sempre ragione. Passo dopo passo ripartirà da dove aveva lasciato a Wengen. Voto 7
Max Franz: prova gettata all’aria per il vincitore dell’anno scorso, che entra sulla curva prima del salto del coaches corner disintegrando il palo e finendo in neve riportata. Anche lui alterna tratti da top3 ad errori apparentemente banali, ma che con un livello così alto non lasciano scampo ad una buona prestazione. Voto 5