Ogni anno quando arriva Adelboden si respira un profumo di classiche, la tappa che apre i filotti delle regine importanti: Wengen, Kitzbhuhel e Schladming. Sono questi quindici giorni ad averci acceso il fuoco della passione per questo sport, una miscela d’emozioni ininterrotta fino all’epilogo che chiude la stagione invernale sotto i riflettori della Planai. Anche questa due giorni va in archivio con molti spunti, perchè la tappa svizzera rappresenta da sempre l’università delle discipline tecniche, il terreno che ha visto vincere, dominare, annientare gli avversari Marcel Hirscher.
La somma di tecnica, intensità e fiducia nei suoi mezzi, un Hirscher che in questo momento sta dimostrando a qualsiasi sportivo del pianeta come affontare qualsiasi prova, come reagire dopo l’inforcata di Campiglio e cosa significhi mantenere l’intensità.
La prima manche ha visto anche questa volta un grande Marco Schwarz, entrato mentalmente in un’altra dimensione, quella che ti fa sciare ad alto livello permettendoti di pensare ed usare un minimo di tatticismo. Grande Italia, si può sognare visti gli atleti che abbiamo a casa. Liberatore, Vaccari, Sala, Ronci, Baruffaldi e anche Da Villa. Vi stiamo aspettando! Nella seconda manche Hirscher demonizza tutti gli avversari alla Tomba, aprendo il cancelletto con linee impensabili per tutti. Perfino Kristoffersen parte già battuto, dovendosi accontentare di un podio. Schwarz da fotocopia parte subito con l’atteggiamento sbagliato, inforcando all’entrata del muro finale. Un peccato vedere il nostro amico carinziano ancora fuori. Il miglior Hirscher di sempre? Portiamocelo nel cuore e nei ricordi. Andiamo al pagellone:
Marcel Hirscher: ma come è partito la seconda? Vasodilatazione e intensità alle stelle per questo uomo, ormai in grado di controllare anche il battito cardiaco. Voto:10
Clement Noel: che sciatore! Base stretta, spalle continuamente in bolla e linee sempre sulla massima; ci piace. Primo podio per questo francese dal grande avvenire.Un continuo incrociare le punte in ingresso curva, il futuro è lui, ma i nostri giovani non sono da meno. Voto:9
Henrik Kristoffersen: mai visto il norvegese partire già battuto. Tecnicamente al top, ma la guerra di nervi Hirscher lo vede ancora sconfitto. Ora i tre slalom più importanti della stagione, cambio di rotta? Voto:8
Ramon Zenhausern: una manche che ha fatto saltare bulloni e filetti delle impalcature sulla Chuenisbargli! Il gigante svizzero salva la baracca. Voto:8
Elias Kolega: grande prestazione per il ragazzo che sta crescendo sotto l’ala di Ivica Kostelic. Solido e preciso, Ivo sta facendo scuola. Nel post gara eccede d’arroganza, lo slalom mai come quest’anno sta cambiando i protagonisti. Voto:8
Simon Maurberger: finalmente! Dopo anni di squat tallonati è arrivata la fiducia. Avanti così Maubi, probabilmente uno dei pochi atleti del circo bianco in grado di tenere fisicamente i wattaggi di Hirscher. Voto:
Alex Vinatzer: brutto vederlo in trattenuta, un prezzo troppo alto per il mondo dello sci. La sciata di questo ragazzo è qualcosa di unico, ma dalle prossime gare rivogliamo l’Alex che scende senza rispetto come a Campiglio. Voto:7
Reto Schmidiger: forse lo svizzero più talentuoso, sprazzi di risultati che avrebbe nelle corde ma stentano ad arrivare per l’ex Campione del Mondo Junior. Voto:6
Manuel Feller: due giorni in cui ha sprecato molto, ma allo stesso tempo ha dimostrato d’essere pericolosissimo. Voto:5
Giuliano Razzoli: non si può gettare al vento occasioni così. Che peccato! Il Razzo si fa trovare impreparato sulle pendenze micidiali della Chuenisbargli, uscendo di scena dopo una prima parte a ridosso dei primi. Voto:4