Giornata da Skiporn in Engadina con temperature attorno ai meno venti, nessuna nuvola e finalmente il vento che oggi è rimasto solamente a guardare i due superg andati in scena al Corviglia dopo la bufera di ieri che ha costretto l’organizzazione ad un cambio di programma. Pronti via ed ecco scendere un lisciatore come apripista, con Victor Schuller in partenza con il numero uno costretto ad usare l’istinto. Uscirà nel finale, in un passaggio in cui molti atleti hanno alzato bandiera bianca. Ecco così alla partenza Mani Nils a fare da cavia. Gamba stinca e caviglia sempre aperta per il classe 1992, i suoi compagni di squadra ogni giorno si chiedono come faccia a fare le curve, ma la gara di Nils è da dimenticare, come quella di Sebastian Arzt sceso con il numero tre.
Con Marco Odermatt e Daniel Danklmaier si inizia a vedere un altro sport, piede sempre in spinta ad inizio curva, senza nessuna titubanza su una neve molto aggressiva. Il primo gruppo è una gara sociale tra Austria e Svizzera, bisogna attendere Florian Schieder per vedere il primo italiano. Una buona prova la sua, macchiata tuttavia da un’uscita nel finale. Davide Cazzaniga invece dimostra grande decisione nei tratti tecnici, andando però a spasso nel finale lasciando terreno ai suoi avversari, cosa impensabile a questi livelli. si rifarà nella seconda gara con un brillante quarto posto.
Matteo De Vettori invece dopo un buon inizio lascia qualcosa nel finale, ma il trentino sembra finalmente in ripresa dopo i guai fisici che lo hanno tormentato nelle ultime stagioni. Giulio Zuccarini invece non riesce a sciare sui suoi livelli e viene colto da una giornata no, mentre Federico Paini si risveglia dal letargo delle ultime due stagioni. Nel finale il dinosauro ligure è formidabile, lasciando sfogare le linee fino al traguardo con una condotta alla Feuz. Due buone prove per Pano, come Nicolò Molteni apparso già sul pezzo.
Il senatore Henri Battilani non è riuscito a sciare come voleva, rimanendo nelle retrovie in entrambi i superg ma lo sappiamo, da grande discesista la zampata arriverà nel corso della stagione.
C’era grande attesa per l’idolo di casa Daniele Sette. Il Casinò di Sankt Moritz si è fermato un minuto per seguire la sua prova ma Dani non ha trovato il giusto feeling con le distanze del superg.
Da dietro belle prove per Vaghi, Canzio e Pradal, tutti a punti nonostante il pettorale, indice di una pista impeccabile per tutti i concorrenti eccetto la parte alta in cui si sono visti i primi segni già dopo pochi passaggi. Nella seconda gara invece la pista non ha retto come nella prima, impedendo a molti ragazzi di riconfermasi, eccetto Matteo Vaghi, bravissimo a timbrare nuovamente la Top 30.
Vittorie così per Marco Odermatt in gara uno, con Raphael Haser e Maximilian Lahnsteiner alle sue spalle, mentre in gara due ancora Svizzera con Stefan Rogentin, Odermatt e Gino Caviezel sul podio a confermare le loro doti su questo tipo di nevi. Cazzaniga ad un soffio dal terzo posto assieme ad Alexander Prast. Svizzera e Austria di un altro pianeta, l’Italia si salva con Cazzaniga e Prast ma a differenza dello slalom in cui si stanno raccogliendo i risultati del lavoro svolto in passato, nella velocità manca ancora la squadra. Ora direzione Val Gardena, dove diversi atleti correranno la secondo prova in programma domani.