Riprendiamo le interviste dello #swattclub, parlandovi quest’oggi dell’ultimo numero della serie: il cortinese Giovanni Fassina. Il portacolori dello Sci Club Cortina sono ormai più di due anni che ci segue assiduamente, ma andiamo a conoscerlo meglio:
-Sei da poco entrato nello #swattclub e sappiamo che da un anno a questa parte non ti perdi nessuno dei nostri gadget, cosa significa per te Solowattaggio?
Si sono entrato da poco nello swatt club ma la mia passione per Solowattaggio iniziò nel dicembre 2013, quando ho letto il pagellone di Beaver Creek e vedendo lo sclero targato @bauerdatardaga riguardante Bode Miller, i miei occhi si sono illuminati. Da quel giorno Solowattaggio è diventata una fede per me.
-Hai scelto il numero 50, l’ultimo della serie. Perchè questo numero?
Facile, Ho scelto questo numero perchè è il mio numero di partenza alle fis njr.
-Nelle gare fis njr del nord est sei un personaggio ormai conosciuto e ti atteggi da “senatore”, ti senti degno di ricoprire questo ruolo?
Mmmm domanda difficile… Credo di si, so di non essere ancora il “vecchio” del circo bianco ma ho passato questi 3 anni con tutti i veri “senatori” dello sci veneto, imparando ad atteggiarmi e vivere le gare come un “senatore”.
-Sappiamo che il tuo pettorale ha avuto una storia parecchio travagliata per vari motivi, puoi raccontarci che fine ha fatto e qual’è stata la tua emozione nel ritrovarlo?
Ho giusto qui di fianco l’autore dell’odissea Diego Manaigo, i ricordi sono offuscati dice… Durante il “rodaggio” del pettorale, mentre festeggiavano una serata di gala del cmv2k15 alla baita Mondschein, il pettorale dopo essere stato indossato da pilastri internazionali come Pietro Piller Cottrer e vari ex “senatori” dello sci veneto, è stato perso nei paraggi del locale. Un ringraziamento speciale va a Robin Toigo che fortunamente lo ha trovato e lo ha riportato a casa. Appena ho sentito che il pettorale era arrivato in patria ho lasciato la mia serata in giacca e cravatta per indossarlo subito.
-Sei contento della tua stagione? Qual’è stato il momento più bello e quello più brutto?
Si dai, ci sono alti e bassi ma ho abbassato i punti in tutte le specialità, sicuramente il momento piu bello di questa stagione è stata l’opportunità di fare l’apripista per la coppa del mondo femminile di Cortina. Il momento peggiore è stato quando ho fatto 4 ore di macchina per andare a una fis race in Slovenia a Cerkno, per poi fare 3 porte e rompere uno sci.
Per Solowattaggio, Michele Garbin.