Il ritiro dal Tour de France di Remco Evenepoel ha proiettato i fari del ciclismo già sulla seconda e ultima parte di stagione. Se il Tour è ormai deciso, dovendo Pogacar limitarsi a guidare la bici fino a Parigi non avendo più Vingegaard i watt degli scorsi anni, Evenepoel è già proiettato al Mondiale in Ruanda.
Mondiale di cui si sa veramente poco, percorso a parte, il quale sarà il secondo più duro di sempre con 5475 metri di dislivello nei 267 Km in programma. Una rassegna già sotto le critiche da tempo vista la mancanza di ospedali, infrastrutture e cultura ciclistica in quel paese, ma con quali corridori si presenterà l’Italia di Marco Villa? Le ultime edizioni hanno chiaramente evidenziato quanto non siamo più una formazione che deve fare la corsa come in passato. Negli anni ci siamo abituati ad un’Italia fortissima, anni in cui nemmeno vincere una Monumento in primavera significava avere la certezza del posto al Mondiale. Ora non è più così, per questo il Campionato Italiano di Gorizia potrebbe essere preso in considerazione come banco di prova importante. Se Ciccone dovesse essere il capitano, al suo fianco gente come Conca e Gaffuri potrebbero essere cavalli adatti ad aprire la corsa, magari da lontano. Sarebbero uomini ideali al pari di Pellizzari, Aleotti, Scaroni, Vergallito e Fortunato. I 5475 metri di dislivello ci obbligano a portare scalatori di grande fondo e i nostri alfieri hanno le carte in regola per fare parte della formazione azzurra. Lo Swatt Club sogna di vederli al via, in quel caso partirebbe un volo esclusivo per supportare gli eroi di Gorizia.