Una premessa su Conca: ha realizzato un sogno a cui pochi credevano anche all’interno dello Swatt Club. Un ragazzo con esigenze e una storia diversa da tutti i suoi compagni, aspetto che in molti momenti ha diviso la squadra. Pippo è arrivato da noi a causa di un problema che sta affliggendo lo sport contemporaneo, perfino la società: il tutto e subito. Non è una colpa del ciclismo italiano, è una piaga che in tutti gli sport si traduce in ragazzi trattati come scatole da sbattere a destra e sinistra in pochi anni, la ricerca del nuovo Pogacar già da junior e la narrazione dell’essere vecchi a ventitré anni. Qualcosa che abbiamo provato da atleti sulle nostre spalle e abbiamo promesso a noi stessi dal primo giorno di non trattare mai nessun atleta in questo modo. Si può rimanere senza contratto con 86 di Vo2 Max e 500 Watt sui venti minuti? In questo ciclismo si, il livello è spaventoso.
La tranquillità è stata la chiave di tutto, ha vinto lei. Quando a dicembre ci siamo seduti al tavolo con l’obiettivo del Campionato Italiano lo abbiamo fatto senza pretendere nulla da lui, lasciandolo libero nelle scelte di calendario e ascoltandolo. Anni in cui è stato mandato a tappare i buchi correndo un calendario che penalizza la preparazione, svuotando testa e fisico senza raccogliere nulla. In questo ciclismo se non sei Pogacar vieni chiamato alle corse il giorno prima, come si può avere il tempo di pianificare qualcosa? Così assieme al Bandito, suo preparatore da quest’anno, ha avuto il tempo di allenarsi come mai prima, rimanendo tranquillo e sicuro che la strada fosse quella giusta. Contatti quotidiani sugli allenamenti, un rapporto di fratellanza. In quale squadra il corridore manda alla dirigenza le foto dal Nameless? Nessuna.
Detto questo su Conca, Il risultato di squadra è stato enorme. Gaffu da quando è arrivato allo Swatt Club ha inculcato la mentalità del volume, ore e ore in sella. Rendere il fisico efficiente, fare esplodere i mitocondri d’ossigeno. Cuocere a fuoco lento e sposare una filosofia, non le fotocopie che abitano nella vecchia scuola del due per venti al medio e i lavori di diciotto minuti. Tutto ciò condito con aperte in Vo2 ad alte cadenze, aprire in due il fisico come forma di vita.

” È storia Pippo”
Quest’anno però già da gennaio ci ha tenuto a focalizzare la preparazione sull’heat training. L’adattamento del fisico al caldo, abituarlo a convivere e performare con questo fattore. Ricercare queste situazioni a ripetizione, come? Lunghe sedute sui rulli vestiti, uscite nelle ore più calde lanciando il protocollo “Studio Aperto” delle ore 13. Tutto questo ha fatto scappare di mano la situazione, con i nostri amatori che ormai escono in lungo anche nel cuore di giugno; state esagerando ragazzi. La gara di ieri è stata la ricompensa di tutto ciò. Caldo infernale e tutti i cinque ragazzi davanti e brillanti, nell’ epoca in cui i preparatori predicano di fare altura sull’Everest senza pensare a giornate così. Ginestra e Carollo in fuga, Conca primo, Gaffuri quinto. Pettiti tredicesimo e sempre brillante davanti. Un pensiero a Giacomo Garavaglia, investito in bici poche settimane fa. Sarebbe stato il regista. Nelle ultime settimane Pippo continuava a ripetermi: “ Kaiser, ci saranno delle fiammate, delle bazzucate in strada, ma non devo finirmi in allenamento con questo caldo. Dovrò allenarmi su quello”.

“Cuore Aperto a Gorizia“
Già, il caldo. quello su cui Gaffu ha battuto già dai mesi invernali. Grazie ragazzi, avete alimentato il fuoco di questa passione anche ieri.
5 Responses
Grandi raga, siete dei draghi
Grandi, mi sa che finalmente Gaffu realizzerà il suo sogno
Lo SWATT CLUB o SOLOVATTAGGIO come piace a me è qualcosa nato dal basso e che ha coinvolto sempre più persone per esprimere un pensiero diverso, dove si ha la possibilitá di confrontarsi con persone che hanno una passione enorme e credono fortemente in quello che fanno. Se dicono di voler ottenere un obbiettivo ci mettono tutta la passione e dedizione, fidatevi. VISIONARI, si per l’ITALIA sicuramente in un ambiente come quello del ciclismo poco incline ai cambiamenti. Io vengo come voi dal mondo dello sci alpino- Sport coaching & strength training e vedere adesso che gli atleti hanno una multidisciplinaritá e sollevano pesi è anche grazie a voi. Un allenatore deve sperimentare e un atleta deve essere stimolato dal percorso.
Avevate un obbiettivo grandissimo da raggiungere e avete spinto e lavorato per quello, con programmazione, ambizioni e lavorare in una direzione precisa per raggiungerlo.
Avete fatto qualcosa di SURREALE, e Ve lo meritate TUTTO.
Grandi ragazzi, continuate così. Viviamo per questo. Il fuoco è più vivo che mai
Semplicemente, FENOMENALI !
Niente altro da aggiungere, un esempio vero per tutti.
E ve lo dice uno che giovane non è più, che non plana, non ha il misuratore di potenza, ma vi apprezza per quello che state dimostrando a tutti.