Giornata di Campionati Italiani Giovani sull’Olimpia delle Tofane con le tre medaglie giovani da assegnare sulla stessa pista della Coppa del Mondo femminile. Una formula che dovrebbe andare sempre più in scena, sia per permettere ai giovani di misurarsi in piste vere, sia ai senatori per mettere passaggi importanti nei piedi. Non a caso oggi al via c’erano De Aliprandini, Talacci e Borsotti, arrivati a Cortina per preparare Schladming. Oltre a loro, presenti anche le donne della velocità nelle vesti di apripista con le sorelle Delago, Sara Thaler e Vicky Bernardi. La FIS è stata vinta da De Aliprandini su Simon Talacci, con in terza posizione il re dell’Engadina Silvano Gini. Il banco di prova più importante di giornata però erano gli Italiani Giovani, dove a vincere è stato Sebastiano Cipriano su Nicolò Nosenzo e Lorenzo Salvati. Un podio di grandi sciatori, non è stato infatti facile sciare l’olympia con la scarsa visibilità di oggi. Andiamo al pagellone:
Luca De Aliprandini: è tornato, lo si era visto nella sciata già a Sölden. Ieri come apripista è stato più veloce della Brignone di più di un secondo con tanto di spaccata al traguardo. Fa trasparire tutta la sua tranquillità nella sciata e nel feeling con il suo allenatore Peter Fill che sembra essere ottimo. Attenzione, per i Mondiali è pronto e non ha nulla da perdere. Voto:10
il ghigno di Finerlo prima di tuffarsi sull’Olympia
Sebastiano Cipriano: qualche giorno fa ci aveva confidato che questa gara poteva perderla solo lui, mettendosi addosso una pressione spaventosa. Tuttavia già dal mattino nel suo volto c’era tanta consapevolezza e nessun timore di fallire il colpo. Nella ricognizione dispensa consigli ai suoi compagni di Comitato, curando i passaggi più critici con i suoi allenatori dello Sci Club Cortina Pietro Canzio e Roberto Gillarduzzi. In gara è un martello, a tratti sporco ma la sua prova è inarrivabile per tutti. Campione Italiano. Voto:10
Nicolò Nosenzo: ci credeva, era convinto del colpaccio. Il piemontese del Equipe Beaulard però chiude al secondo posto, abbandonando subito la finish area, segno che l’unico metallo che voleva portarsi a casa oggi era il più pregiato. Voto:9
Lorenzo Salvati: follia! Una medaglia cercata con la grinta per l’alfiere di Flavio Alberti. Scia in modo impeccabile mettendo in mostra tutte le sue doti tecniche portandosi a casa il bronzo per un solo centesimo che ricorderà per tutta la vita. Dopo un periodo di magra, questo risultato è un vero toccasana per la truppa di Oscar Pachner, Davide Viel e Paolo Valente. Voto:8
Simon Talacci: il DT Max Carca ci aveva detto mesi fa di non pretendere tutto subito dal suo soldato, definendolo come un lavoratore a cui bisogna dare il giusto tempo. Il livignasco mette in scena appoggi da vero gigantista e per un soffio finisce al secondo posto. Voto:8
Talacci prima del via
Alex Silbernagl: questo ragazzo ha tanta qualità, un supergigantista moderno alla Matthias Mayer dei primi tempi. È il miglior aspirante alla fine, ma nei piedi aveva addirittura il podio Giovani. Voto: 8
Silvano Gini: il nipote di Marc, da quest’anno fuori squadra è approdato a Cortina con il suo allenatore Sebastien Fiol. C’era tanta voglia di fare bene ma oggi getta tutto all’aria prima del salto finale dopo aver sciato con un carisma spaventoso tutta la gara. Non mollare Silvano. Voto:7
Federico Scussel: attenzione, è in crescita e sembra molto motivato. Voto:7
Marco De Zanna: era da podio, ma sega anche l’entrata al cancelletto. Alla fine chiude quinto con tanto rammarico. Domani può essere il vero favorito. Voto:6
De Zanna e Cipriano all’arrivo
Squadra C: sono loro gli sconfitti di giornata, distanti dai colleghi dei Comitati e a tratti in balia. Gli svizzeri pari età in gara con numeri alti hanno fatto un altro sport, sembra molto in crisi il movimento italiano e se non si muove qualcosa da sotto sarà veramente magra nei prossimi anni. In campo femminile siamo appesi a due ragazze, nei maschi solo due atleti hanno fatto podio e viaggiano sopra i 35 anni. Serve una svolta, a partire dalla qualità di chi li allena. Ai club sono curati tutto l’anno, in squadra sembrano abbandonati a loro stessi. Voto:5