Poche ore al via del Giro d’Italia 2025, questa volta dall’Albania per la prima volta nella storia. L’assenza alla partenza di un vero faro, Roglic a parte, potrebbe far pensare ad un Giro apertissimo come mai negli ultimi anni, le corse di rifinitura ci hanno tuttavia dato molti spunti su cui riflettere. Su tutti, la condizione mostrata da Storer al Tour of the Alps. Semplicemente devastante l’australiano, di un altro pianeta quanto la strada si è fatta dura. In una settimana ha vinto una tappa arrivando da solo, ha ceduto il primato in una sola giornata ad Arensman rifilando comunque due minuti al resto del gruppo e nell’ultima tappa in due Km si è tolto tutti di ruota. Lampo di condizione troppo presto? Potrebbe essere, ma è molto più facile che abbia migliorato semplicemente la cilindrata del suo motore. Gli avversari poi non erano nomi di secondo piano, basti pensare a Ciccone, quarto in classifica generale a cinque minuti e poi secondo alla Liegi dietro a Pogacar. L’unica incognita potrebbe essere la tenuta nelle tre settimane, ma l’aussie sembra molto metallizzato e maturo, potrebbe essere il suo anno. Derek Gee, Roglic, Pidcock ed Ayuso sono sulla carta i rivali più accreditati, Ciccone e Tiberi le speranze. Lo sloveno può contare su uno squadrone e su una tenuta invidiabile, sembra però aver smarrito la brillantezza di qualche stagione fa. Ayuso è chiamato ad un grande banco di prova: ha l’occasione per dimostrare a se stesso di riuscire a portare a casa un grande giro. Nei prossimi giorni vi daremo indicazioni esatte di dove sarà lo Swatt Corner, buon Giro a tutti.