Campiglio: nel giorno della celebrazione della Valanga Azzurra è tracollo Italia

Doveva essere una serata di festa, con la Valanga Azzurra, Tomba, Rocca e l’addio di Razzoli, magari con un italiano a podio. Invece tutta l’attesa si è spenta nel giro di mezz’ora, perché alla fine il nostro movimento nello slalom è questa cosa qui: se Vinatzer sbaglia tutto il peso va sulle spalle di Kastlunger, se anche il ladino stecca il miglior italiano al momento è un ragazzo che si è rifatto una vita al Global Racing: Simon Maurberger. Gross non conta, viene portato perché per quello che ancora sta ottenendo di fatto non gli si può privare la convocazione. I giovani? Ci sono ma vengono chiamati part time, non hanno un vero posto fisso. Siamo questa cosa al momento, e non è colpa degli allenatori, come detto spesso a Radio Swatt è un problema di serenità nell’ambiente generale. Non siamo più una squadra, perché la squadra di fatto non esiste più, due soli atleti fanno un binomio e Sala al momento è infortunato. È bello vedere gli svedesi in gruppo ridere prima del riscaldamento, i francesi, gli austriaci. In casa Italia ieri invece si discuteva di quale gruppo militare dovesse portare il cronometro ai prossimi allenamenti, chi i pali, chi le radio. Non si è sentito nessun: ” chiediamo di avere aperto l’impianto fino alle dieci di sera per far girare anche l’ultimo sfigato dei comitati”. Triste. Le cose più belle viste ieri? La concentrazione di Pinheiro, le curve di AX Swartz, un buon Strolz, Maubi che si pulisce gli scarponi da solo è agonismo.

“Un messaggio di speranza? Forse è ancora possibile stare in Coppa del mondo pulendosi gli scarponi con un paramano come Maubi”

Gli austriaci nelle fasi di riscaldamento

“Come detto dalla fisioterapista Cate Sosio, sono ritornati una vera squadra. Guardate le loro facce, si stanno divertendo”

Amiez, che sciatore!

Life is Racing. Atle è stato il più forte ieri

Mentalità Norge: una gara non salva e non distrugge nulla. È il percorso che conta, sguardo ad Adelboden

Prossima fermata: Kitz

One Response

  1. Ma la Follia di Albert Popov? Meritava analisi approfondita. Tutti a Bansko.

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