Ancora lui, sempre lui! La vittoria nei 100 metri di domenica scorsa l’ha notevolmente rilassato, e gli ha permesso di sprigionare tutta la sua potenza nella finale dei 200, dove ha domato l’eterno secondo Gatlin con una superiorità a dir poco imbarazzante. Solita accelerazione a fine curva e solite occhiate all’indietro per tenere a bada il rivale, fino ad arrivare al gesto dei -5 metri per dire che l’uomo più veloce del pianeta è solo uno. Vittoria in 19’55, tempo lontano da quello stratosferico 19’19 dei mondiali di Berlino 2009, ma quel che basta per tenere dietro l’americano di due decimi e di tre il sudafricano Jobodwana. Adesso a Usain manca solo la staffetta per raggiungere l’undicesimo oro mondiale, poi si chiuderà anche questa rassegna iridata.
@michele_garbin