Una platea, un credo, una religione. Il Giro oggi ha fatto tappa ad Asolo, in provincia di Treviso, autentica patria del ciclismo; a farla da padrone ancora una volta Diego Ulissi, grazie prima ad uno scatto degno delle cotes delle Ardenne, poi con una volata dove ha regolato facilmente Andrey Amador. Terzo posto per Bob Jungels, all’ attacco con grande personalità nonostante avesse addosso la maglia rosa. Nota dolente di giornata il ritiro di Tom Dumoulin, a dimostrare ancora una volta la differenza tra i campioni veri ed i mezzi corridori. Andiamo al pagellone:
Diego Ulissi: quando si è accorto che poteva essere troppo tardi, eccolo uscire prepotentemente dal gruppo assieme a Carlos Betancour per portarsi sul duo di testa Jungels-Amador. Vedere il colombiano perdere le ruote del livornese dimostra lo stato di forma di Diego. Sesta vittoria al Giro, manca l’acuto in una grande classica; e se fosse una carta da giocare a Rio? Voto:10
Bob Jungels: straordinario attacco del lussemburghese con la maglia rosa addosso. Sa di non poter competere con i big sulle Dolomiti, eccolo allora approfittare di una tappa come quella di oggi per dare spettacolo. Voto:10
Andrey Amador: oggi ha dimostrato la mentalità demenziale della Movistar al pari dello scorso Tour de France. Irrisoria la sua collaborazione, nonostante sapesse di non avere credenziali per competere in volata con Ulissi. Voto:5
Vincenzo Nibali: bisogna dirlo, Vincenzo non sembra avere le gambe dei giorni migliori, tuttavia il cuore è sempre quello di sempre; i suoi attacchi in discesa hanno dato spettacolo alla tappa, temiamo però che gli attacchi in tappe di seconda fascia come quella di oggi siano sentore di una paura di attaccare forte nella tappa di sabato. Vincenzo o tutto o niente, correndo così stai facendo il gioco di Valverde. Bisogna stremarlo con un grande lavoro di squadra. Voto:7
Damiano Cunego: al mattino aveva dichiarato di voler riposare in vista delle prossime tappe. Il principino però ha attaccato ugualmente, segno che la condizione c’è. Voto:7
Alejandro Valverde: è sempre una volpe, i suoi avversari lo devono però smascherare, l’embatido si può battere. Voto:7
Tom Dumoulin: inconcepibile nel ciclismo moderno vedere questi ritiri facili, il più delle volte da parte di corridori improvisatisi uomini di classifica. Lo scorso anno Porte, quest’anno in due giorni Landa e Dumoulin. Questo dimostra la differenza tra correre con la pressione di dover vincere, e correre con i gradi di capitano. Ci vuole più rispetto per il Giro. Voto:2
@bauerdatardaga