Il superg più indicativo della stagione, il più tecnico e dove emergono tutti gli sciatori di qualità . Chi va forte a Beaver vive di rendita per molte stagioni, chi è in difficoltà deve invece fare i conti con i propri mezzi tecnici. Un superg che ci ha fatto vedere curve da 2030 da parte del canadese Crawford, McGrath, Braathen ed il nostro Franzoni. Gli austriaci anche oggi dimostrano di avere ancora la testa negli Apres Ski di Sölden, sciando su livelli bassi per i loro standard. Gara che come a Lake ha fatto vedere grande spettacolo soprattutto dopo i primi trenta atleti, indice di un livello altissimo anche nelle retrovie ma andiamo al pagellone:
Aleksander Kilde: solido, mai in affanno. Non sbaglia una curva, sembra di essere alla Playstion. Voto:10
Marco Odermatt: lo scorso anno si prese rischi assurdi per vincere, oggi fa quasi il compitino. Lascia molto nel finale, dove nemmeno i lisciatori a fine gara passano sopra le sue scie. Voto:8
Alexis Pinturault: solido, sempre attaccato al terreno. In questo Superg si sente a casa e lo dimostra anche questa volta. Voto:8
Atle McGrath : scuola norvegese, pianificazione e attitudine. Voto:8
Lukas Braathen: più grezzo del gemello, ma un cecchino ad andare sempre all’attacco della pendenza e delle linee più tese . Voto:8
Giovanni Franzoni: ma che Skiporn! È l’unico italiano a spingere veramente lo sci e a non accontentarsi mai. Esce nel finale, speriamo senza conseguenze ma queste sono prestazioni d’alto peso specifico. Voto:8
Romed Baumann: follia! Il suo tecnico Andi Evers, storico uomo di fiducia di Herman Maier gli disegna una Superg su misura. Il tirolese risponde con il miglior intermedio nella parte centrale ed un ottavo posto a trentasette anni. Voto:8
James Crawford: scuola sci. Bastano i primi venti secondi per capire quanto questo canadese abbia nei piedi. Getta via tutto il vantaggio nella parte centrale, ma il primo intermedio gli darà tanta fiducia. Voto:7
Raphael Haaser: merce rara, uno dei pochi superstiti ad andare forte in gigante e superg. Una gara da grande, nel finale pecca di lucidità , ma che sciatore. Voto:7
Mattia Casse: finalmente un segnale, un intermedio centrale da primi della classe, non l’anonimato di Lake. La sciata c’è, ora bisogna solo rischiare come fanno i giovani. Voto:6
Vincent Kriechmaier: troppo accorto nelle prime curve, tanto spigoloso e mai in gara. Voto:5
Matthias Mayer: forse la prima giornata della sua carriera in cui lo abbiamo visto così titubante, mai sicuro negli appoggi, mai in spinta con la sua arroganza. Che cosa succede a Mister Olimpia?
Voto:5
Dominik Paris: mai sopra lo sci esterno, stanco nel finale. Che cosa sta succedendo? Voto: 4
Ryan Cochran Siegle: in piste più facili si sta salvando, oggi invece sono emerse ancora tutte le difficoltà per l’americano. Voto:3