Sulla temutissima e ghiacciatissima “Deborah Compagnoni” abbiamo assistito a una serie di gare Fis da ricordare non solo per i calibri da 90 che si sono presentati al cancelletto, ma soprattutto per quei ragazzi che gettano il cuore oltre l’ostacolo e superano i propri limiti raggiungendo risultati inaspettati o semplicemente perché portano a casa la pelle! Una settimana di velocità che ha fatto vedere chi può vestire la casacca azzurra, e chi invece deve ancora imparare a “tirare le curve”. Tra coloro che escono a testa alta troviamo Davide Cazzaniga e Niccolò Molteni, ma andiamo nel dettaglio con le pagelle.
Davide Cazzaniga: “and the winner is….Cazzaniga” è stata la frase più ripetuta dallo speaker della gara; autentico mattatore della rassegna, il Cazza dimostra di amare i pendii valtellinesi ed il suo affiatamento ai prodotti di Manfred Fuchs gli hanno dato tre vittorie su quattro gare, lanciando così la sfida per la conquista del circuito continentale già da Kitzbuhel. Voto: 10
Henri Battilani: affranto e indispettito per la mancata vittoria in discesa, sfuggita per una questione di centesimi, il mastino dai piedi di fata prova a spingere più watt che può in super g ma, nel primo “slida” al “Fank” fermandosi e nel secondo deraglia malamente mettendo una freccia che sta ancora lampeggiando. Voto: 6
Ivan Codega: su una pista dove un certo Askel Lund Svindal ha dato forfait per le numerose difficoltà solamente dieci giorni fa, il premanese, tra una vendita di Carrot e l’altra, toglieva arrogantemente filo in partenza e così, dopo aver “casato” a destra e sinistra per stare in piedi, si ammaina a bordo pista dopo 40″ di agonia. Voto: 4
Luca De Aliprandini: tre gare e tre podi per Finferlo! Dopo un pesante distacco rimediato nel primo superg, concluso ugualmente al secondo posto, decide di reintegrarsi con un sorso di “Pump” del nostro partner HM Selection e si riprende ciò per cui lavora: il gradino più alto del podio. Voto: 8
Nicolo Molteni: sicurezza, scorrevolezza e giacchetta Kappa sempre più vicina per il talento di Cabiate. 4 gare e 4 cesti di viveri che non solo lo salveranno dal rigido inverno, ma soprattutto lo proiettano nel mondo dei grandi: ufficiale la sua convocazione per la Coppa Europa sulla Streif. Voto: 9
Pietro Brivio: sale in Valtellina dando vita a cene di gala ogni sera per celebrare i suoi atleti. Le squadre milanesi si stanno vendendo alla Cina, lui invece è ancora vivo e gestisce lo Sci Club Lecco come una squadra di Serie A. Voto: 7
Comitato Alpi Centrali: nonostante negassero i precedenti giorni di training, la pista era più colore che neve, i ragazzi di Stiletto dimostrano un attaccamento alla maglia che non si vedeva dai tempi dei Fratelli Zecca. Tomasoni con la testa sbloccata e Baruffaldi con il consueto stile completano un storico triplete GPI giovani sulle nevi di casa. Voto: 9
Lorenzo Mencaccini: il portacolori del dream team tarvisiano, lunedì mattina è stato avvistato assieme al suo fido allenatore Francesco Princi sullo schuss della Deborah Compagnoni a fare prove cronometrate di scorrevolezza, su un terreno in cui dieci giorni fa perfino i più forti al mondo sono sembrati in difficoltà. Arrestatelo! Voto:8
Riccardo Bosio: il re della laguna veneziana si gioca un posto in nazionale in due giorni. Visibilmente in balia degli eventi sulla “Deborah Compagnoni”, troppo tecnica per lui, lascia la Valtellina col morale a terra nonostante i nostri auguri di compleanno. Voto:4
Pier Dei Cas: è il re della start area, il gioco passa dai suoi piedi. Mentre tutti gli skiman sono impegnati a mantenere la temperatura corporea a causa del freddo, lui emana endorfine anche dai capelli che non ha, trasmettendo una carica di Watt assurda ai suoi atleti. Il suo auricolare e il suo taccuino con gli appunti possono accompagnare solo una settimana di trionfi. Che carisma questo allenatore, lo vedremo già dalla prossima stagione a pilotare i discesisti a fianco del Ghido? Voto:9
Squadra C: AAA cercasi velocisti. Forse siamo troppo drastici nei giudizi ma crediamo nel talento dei ragazzi di Ivan Nicco e la velocità sembra non appartenere agli azzurrini, e nemmeno una grandissima prestazione in slalom del “Tomba di Bergamo”, Moschini, e del “selfieman” al Piano 54, Zuccarini, possono salvare la spedizione valtellinese. Voto:4