L’inizio delle classiche, l’arrivo dei monumenti, la Strade Bianche che ogni anno colpisce tutti per la pienezza dei suoi paesaggi e le sue strade rimaste integre, incontaminate dal tempo e per questo epiche e leggendarie come poche altre strade al mondo. La Classica del Nord più a sud d’Europa, una corsa che negli anni ha visto primeggiare soli fuoriclasse, corridori con qualcosa di speciale. Basta scorgere l’albo d’oro per avere la pelle d’oca, è bastato vedere il numero di Julian Alaphilippe per ammirare ancora una volta questo cavallo pazzo andarsi a prendere una corsa fantastica. Un duello con il danese Jakob Fuglsang vinto alle porte di Piazza del Campo davanti una folla impazzita. Terza piazza per un sorprendente Wout Van Aert, ma andiamo al pagellone:
Julian Alaphilippe: è una favola nel giorno dell’esplosione del bikeporn, dal quale esce tutta la creatività, l’esuberanza, l’estro e la cattiveria del francesino che desidera vincere il Tour de France. Ogni volta che attacca il numero sulla schiena lo fa per devastare il proprio fisico e spingersi al limite. Come dicono infatti molti addetti ai lavori, Loulou è uno che va al limite sia in bici che fuori. Ogni suo attacco, ogni sparata, ogni gesto fanno alzare il PIL della Deceunick Quick Step di milioni di euro. Quale sarà il limite di questo corridore? Voto:10
Jakob Fuglsang: il meno quotato, sempre nella penombra, eppure il danese ha dimostrato negli ultimi anni di essere uno degli scalatori più quotati del panorama. Forse troppo generoso nel finale, ma ci è sembrato di rivedere il Jakob di Rio. Voto:9
Wout Van Aert: si conferma un corridore pazzesco. Un altro podio dopo un’altra gara corsa all’attacco e sempre ai limiti della finitezza. Perde contatto dal duo, poi rientra e non si ferma, attacca nuovamente quasi a dire: ” il mio cuore lo lascio qui”. Piazza del Campo esplode quando rientra per l’ultima volta su Alaf e Jakob. Il belga è già entrato nel cuore dei tifosi. Voto:8
Tiesj Benoot: si presenta al via con un ginocchio malconcio e la botta all’omero, ma il fiammingo onora la corsa dimostrando di essere il futuro del Belgio. Porta il fisico al limite e la sua pedalata con quella schiena curva è libidine per gli amanti del bikeporn. Unica nota negativa sono gli spacers sulla bici ma nonostante questo ci fa sempre impazzire. Voto:7
GVA: tutti gli amatori accorsi alla Start area sono stati accecati dalla magnificenza di questo corridore. Uno che quando sente la primavera e le classiche cambia modo di vivere, indossa scarpe oro e bianche, calze bianche ed un Oakley che esce dagli schemi e oltrepassa tutti i canoni della bellezza. Ha fatto il bagno nell’oro. La gara non va come avrebbe voluto e come molti si aspettavano un’altra Top 10. Voto:6
Zdenek Stybar: la sua faccia al traguardo dice tutto. Da un lato la gioia per il compagno, dall’altro la consapevolezza d’aver potuto fare meglio. Attenzione a Fiandre e Roubaix, le sue pedivelle potrebbero cedere. Voto:6
Aletsey Lutsenko:un miglioramento pazzesco. In partenza molti corridori sono impauriti dalla sua gamba, vorremmo vederlo al Fiandre con questa forma. Voto:7
Wellens: un corridore sempre a blocco. I suoi attacchi sono sempre uno spettacolo, prima o poi riuscirà a calibrare i movimenti per azioni memorabili. Voto:6
Simone Velasco: al traguardo ripensa alle cadute in cui è stato coinvolto mentre indossa il Niki Lauda. La sfortuna oggi ha giocato contro, ma la gamba ed il giovane elbano sono sereni. 130 e si Vela. Voto:7