Terzo e ultimo giorno in Israele per questo Giro 2018, la seconda frazione più lunga, 229 Km fino a Eilat, tappa caratterizzata dalla fuga a tre con Frapporti, Barbin e Boivin, tutto il giorno in mezzo al deserto ad inseguire un sogno. In gruppo grande guardia della BMC, ma nel finale ci pensa la Quick Step. Stybar disegna curve perfette, Schachmann è un fiume di Watt e Viviani rimane calmo nelle prime posizioni. Bennet parte lungo, ma Viviani lo affianca, con l’irlandese che lo chiude scorrettamente sulle transenne. Il veronese rimane lucido e continua nella sua progressione, andando a vincere la sua terza tappa al Giro. Bennet viene retrocesso in terza posizione, con Modolo in seconda. Molti si aspettavano ventagli, ma in gruppo non c’è più gente come Tom Boonen. Andiamo al pagellone:
Elia Viviani: sta giocando, potendosi permettere di non essere perfetto nelle fasi finali. Anche oggi nel finale non è perfetto, tuttavia le gambe non sbagliano un colpo. Terza vittoria al Giro e maglia ciclamino ormai ipotecata. Voto:10
Sacha Modolo: è sempre davanti ma gli manca qualche Watt per primeggiare in queste volate. Attenzione però alla prima tappa siciliana, l’arrivo al 9% potrebbe essere roba per lui. Voto:9
Sam Bennet: lo scorso anno al Tour Sagan venne mandato a casa per molto meno.. Voto: 3
Jakub Mareczko: i Watt ci sono, ma pecca ancora d’inesperienza nei finali. Ora deve difendersi e mettere nel mirino le poche occasioni rimaste. Voto:7
Zdenek Stybar: è il solito spettacolo in sella sulla sua Specy. Linee al limite, Wattaggi da nord. Oggi mancava solamente Tom Boonen per replicare il Mondiale di Doha. Voto:8
Maximillian Schachmann: ricorda il primo Tony Martin, un panzer in grado di andare forte anche in salita. Dove può arrivare il teutonico? La maglia bianca gli dona. Voto:7