– Pratichi lo sci agonistico da soli 4 anni. Come ti ha accolto l’ambiente delle gare?
Si scio da soli 4 anni a livello agonistico, quindi sono entrato nella categoria Giovani senza aver fatto tutta la trafila nei ragazzi e allievi. Non conoscevo nessuno e quando sono entrato ero già “vecchio” ( termine molto usato nello sci). Le difficoltà sono tante, perché partendo da zero tecnicamente prendevo batoste in ogni gara. Tuttavia ho fatto amicizia presto con molti ragazzi che, capendo la mia situazione mi hanno fatto vivere in maniera più leggera queste delusioni. Tra questi Matteo Modesti e Viola Zuccarini, due amici con i quali rido e scherzo maggiormente quando sono sulle piste. Tornando a me, mi sono dato da fare in questi anni, nonostante la posizione sulla Riviera non sia delle più comode per fare lo sciatore. Soprattutto nell’ultima gara a Campiglio di questa stagione sono riuscito nella seconda manches a staccare gli stessi tempi di gente che ha 50-60 punti Fis. Quindi sono contento e motivato per la stagione a venire e nonostante ormai sia già in età da “pensione”, visto che sarò al terzo anno senior, ci voglio provare e veder fino a che punto posso migliorare.
– Come mai hai deciso di abbandonare il calcio?
Abbandonare il calcio è stato difficile. A 17 anni ero il terzo portiere in una squadra di serie C2. È stato un addio forzato nato da un piccolo problema fisico che però non mi consentiva di poter giocare .Dopo la delusione per l’abbandono,che mi ha tenuto lontano dallo sport per un anno intero, ho deciso di rimettermi in gioco con lo sci alpino. E’ sempre stata la mia passione fin dall’infanzia, ma non avevo mai sciato al di fuori della classica vacanza di Natale, che fra l’altro negli ultimi 3 anni di calcio era saltata a causa degli allenamenti.
– Quali differenze ci sono rispetto al mondo dello sci?
Le differenze tra calcio e sci a San marino sono tantissime. Nel calcio, come in Italia, c’è molta più disponibilità economica rispetto allo sci. Tutto ciò ha consentito al mio paese di poter raggiungere risultati di livello, come la vittoria dell’u21 in casa con l’Estonia o il pareggio in casa con la Grecia, mentre a livello di nazionale maggiore abbiamo ottenuto il primo pareggio della storia in casa contro l’Estonia. Il miglioramento è stato davvero notevole negli ultimi cinque anni e dopo anni di goleade subite dalla nostra nazionale ora possiamo giocarcela contro squadre di medio livello. Anche nello sci stiamo migliorando. Dal punto di vista organizzativo e di preparazione atletica siamo ben organizzati, ma manca un po’ la parte tecnica soprattutto per problemi logistici, Nel periodo estivo e autunnale svolgerò il programma con la mia squadra e farò molte giornate aggregato al gruppo di Walter Remitti , poi mi trasferirò a Pozza di Fassa nel periodo invernale.
– La qualificazioni alle Olimpiadi è il tuo grande obbiettivo. Se riuscirai ad andare in Corea, quale atleta vorresti conoscere per primo?
Si è un mio grande obiettivo e dopo le ultime prestazioni so che ho possibilità di farcela.
Chi vorrei conoscere per primo? Beh se parliamo di ragazze direi Anna Fenninger, anche se ora che si è sposata e la questione diventa difficile. Come atleti mi piacciono molto Pintaurault e Kristoffersen e per quanto riguarda gli italiani ammiro De Aliprandini per il suo modo di fare e per la sua sciata tecnica e ignorante allo stesso tempo.
– Ti manca poco alla laurea, hai già qualche progetto in mente per il tuo futuro?
Mi mancano cinque esami alla laurea, sto svolgendo una tesi sperimentale sull’analisi della performance nello sci alpino. Per il futuro sto pensando di continuare con la magistrale per poter diventare preparatore atletico e nel frattempo potrei iniziare a lavorare nella palestra gestita dai miei zii.
Grazie Lorenzo, in bocca al lupo per il tuo futuro!