27 metri, poi 35 metri, poi 30 metri. Ma gli atleti devono allenarsi per migliorare la loro sciata o devono allenarsi per abituarsi alle decisioni della FIS? E’ facile dire “cambiamo il raggio”, ma sappiate che per un’atleta di qualsiasi livello tutto ciò è fastidioso e irritante. E non vengano a dirci che il motivo principale di questa scelta è legato al problema della sicurezza.

All’inizio del nuovo millennio gli “sci carving” entrarono di prepotenza nel mondo dello sci perché erano innovazione, avanguardia, il futuro. Negli ultimi quattro anni siamo andati indietro invece che progredire, hanno cercato un modo per rallentare gli sciatori piuttosto che trovare nuove idee per migliorare la performance in termini di velocità e spettacolo. Il nostro è uno sport estremo, lo è sempre stato e sempre lo sarà, ma nell’ultimo periodo si è fatto di tutto per snaturarlo.
Gli infortuni esisteranno sempre e non si potranno mai prevenire perché ci saranno sempre sciatori che si alleneranno per trovare il limite e cercheranno di tirare fuori il meglio dalla propria attrezzatura. La Fis ha dichiarato che gli sci con raggio da 35 metri non funzionano più? Bhe, vorrà dire che dopo tre anni finalmente qualcuno ha iniziato a capire come andar veloci con queste putrelle sotto ai piedi.

E poi c’è la questione economica. Molte famiglie ancora una volta saranno costrette a rinnovare il parco sci dei loro figli e dovranno lanciare in discarica i vecchi sci con raggio 35 metri. Ma queste sono questioni troppo delicate per noi, quello che ci interessa è lo spettacolo e il futuro del nostro sport. Quello che ci fa incazzare è vedere giovani ragazzi delusi e poco divertiti durante i loro allenamenti perché in difficoltà con le loro aste, troppo difficili da manovrare. Ed ora bisogna ripartire da zero, ancora una volta. Loro, noi, tutti gli innamorati di questo sport non ne possono più di questi cambiamenti.

D’altro canto siamo anche felici di questo passo indietro da parte della FIS: non vediamo l’ora di tornare a vedere il vero gigante, quello che ci ha fatto sognare e ci ha fatto saltare sul divano.

@carloberry